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view post Posted: 4/4/2012, 14:06 Apocalyptic Dave - X-Men World 2.5.1 - Una Fenice che non vuole morire

X-INTERVIEW
APOCALYPTIC DAVE
Intervista a Dave Lapham



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L’“Era di Apocalisse” era in origine un crossover degli X-Men su una realtà alternativa in cui Xavier era morto prima di fondare gli X-Men. Era stato ucciso mentre cercava di proteggere Erik Lensherr (aka Magneto) da un assassino, precisamente il figlio di Xavier (Legione), proveniente dal futuro. Magneto aveva quindi deciso di abbracciare il sogno di pacifica coesistenza tra umani e mutanti del suo defunto amico, ma prima che potesse attuare i suoi piani, Apocalisse era giunto impedendogli questa possibilità. Questo nuovo mondo era pieno di idee, molte delle quali sono state esplorate in varie serie limitate legate al crossover.
Sono passati più di dieci anni da quando è stata realizzata per la prima volta l’“Era di Apocalisse”, ma l’ispirazione e le idee hanno continuato a sgorgare dal concept originale.
Lo scrittore Rick Remender si è divertito con l’“Era di Apocalisse” nel suo “Uncanny X-Force”, l’anno scorso, e i lettori lo hanno adorato e addirittura ne vogliono ancora. La Marvel Comics non è casa da deludere i suoi lettori, ed è stata quindi lieta di rispondere con una serie regolare sull’“Era di Apocalisse”, scritta da David Lapham.
Il primo numero è appena uscito in fumetteria, e lo scrittore ci ha raggiunti per rispondere a tutte le vostre domande. Iniziamo?

D: Con Quicksilver resuscitato e Polaris e il clone di Scarlet Witch solo dispersi in azione, la famiglia di Magneto (e magari gli X-Men) possono tornare ad avere un ruolo centrale nel mondo dell’Era di Apocalisse?
David Lapham
: Il punto centrale di questa testata sull’“Era di Apocalisse” sarà manterrà sostanzialmente sul team umano e sul tema della piccola banda di umani perseguitati in un mondo di mutanti - l’opposto dell’Universo Marvel regolare. Ci sarà u’abbondanza di mutanti e di facce familiari, comunque, però i nostri eroi saranno gli X-Terminated - insieme a Sabretooh e Jean Grey senza poteri.

D: Sono rimasto sorpreso che il clone di Wanda sia stato capace di rimuovere la sua connessione con la Fenice. Ha davvero questo potere?
DL
: Non esattamente, ma, senza i suoi poteri, la forza Fenice ha abbandonato Jean.

D: Quanto della personalità originale di Arma X resta? Fino ad ora non è apparso molto felice di uccidere come nella precedente Apocalisse, l’ha fatto solo quando necessario.
DL
: No, non ne è molto felice, ma la sua parte animale lo desidera. È nel suo sangue cacciare e uccidere, ma è una cosa seria - niente di cui essere contenti. L’Arma X dell’EdA - anche più del Wolverine del Marvel Universe - è un uomo in bilico. Un assassino e un guerriero che ha vissuto solo sul versante dei “buoni” della linea tra bene e male. Il potere di Apocalisse lo ha portato dall’altro lato. Insieme al potere, viene l’editto dei Celestiali di promuovere l’evoluzione sulla Terra elevando i mutanti ed eliminando gli umani. Fondamentalmente, lui crede che, se non si sbarazzasse degli umani, i Celestiali tornerebbero e porterebbero il giudizio universale sulla Terra.

D: Fiend è la figlia di Moira MacTaggert e di Bolivar Trask? Moira e Bolivar, messi insieme, hanno generato tre mutanti potenti nella realtà normale (Proteus, Larry Trask e Madame Sanctity). Trask ha usato un dispositivo per nascondere a suo figlio i suoi poteri precognitivi. Francesca potrebbe essere a sua volta una mutante e non saperlo?
DL
: Franny è effettivamente la figlia illegittima di Trask. Nella mia mente è al 100% umana. Horror Show (Greydon Creed), d’altra parte, è figlio di Sabretooth e Mystica. È probabilmente anche lui umano, ma uno dei suoi timori segreti è la possibilità di non esserlo, essere in realtà un mutante.

D: Nella serie “New X-Men” di Morrison, è stato detto che la razza umana si sarebbe estinta entro poche generazioni. Alla luce di ciò, che bisogno hanno Apocalisse/Arma X di sterminare ora gli umani? Perché on lasciare che la natura faccia il suo corso?
DL
: La prima risposta è che questo è un altro universo. La seconda è ciò che ho detto prima: Arma Omega è stato incaricato dai Celestiali di occuparsi del genocidio degli umani ora. Deve esserne sicuro.

D: È stato detto nell’“Era di Apocalisse” originale che le azioni di Apocalisse avrebbero in realtà postato tutta la vita sulla Terra all’estinzione. Questo non sembra in linea con il suo apparente proposito. È solo cattivo di suo? In cosa differiscono i metodi di Arma X?
DL
: La risposta pratica - e non quella orientata sulla continuity - è che queste motivazioni sono state riviste dalla prima EdA. Questa è invece basata in larga parte sull’approccio ad Apocalisse di Rick Remender sulla sua fantastica serie “Uncanny X-Force”.

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D: Il fato di un sacco di personaggi dell’“Era di Apocalisse” è rimasto sospeso, soprattutto quello di Mystica, Illyana, Mariko, Moira, Tony Stark, Polaris, Dazzler, Gwen Stacy, Sue Storm, Exodus, Jubilee e Morph. Dobbiamo presumere il peggio?
DL
: Vedrete un bel po’ di “fati sospesi” andando avanti. Una delle sorprese di una testata come questa è chi vedremo dopo e come sarà diverso chi arriverà da come lo conosciamo. Non voglio però sovraccaricare la serie in questo senso, per cui ci andrò piano. Il fato dell’umanità è ora del tutto nelle mani degli uomini, per cui non aspettatevi che si formi un nuovo team di X-Men per salvare la situazione.

D: È stato detto che la Fenice è uno strumento dell’evoluzione, così come Apocalisse. Ha davvero perso i suoi poteri per l’incantesimo di Wanda o semplicemente non stava facendo il suo lavoro?
DL
: È stato l’incantesimo di Wanda. Gli X-Men hanno provato giocarsi il tutto per tutto per salvare l’umanità, ma non ci sono riusciti.

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D: Come è stata decisa la direzione di questa seria? Era un titolo che hai proposto tu alla Marvel? O era qualcosa che loro già volevano dopo aver visto le risposte alle serie di X-Force?
DL
: Remender ha riportato l’universo dell’EdA come parte della sua storyline “Dark Angel”. Nel farlo, l’allora editor Jody LeHeup si è ritrovato a cercare un modo per capovolgere l’idea dell’Universo Marvel: “un piccolo gruppo di umani combatte per la sopravvivenza in un mondo di mutanti”. È stato allora che per caso ho chiamato Jody per vedere che progetti aveva. Mi ha presentato quest’idea e l’ho adorata. Sono andato a mettere insieme come vedevo le dinamiche del mondo, come pensavo che una piccola banda di umani capaci potesse avere una qualche possibilità contro i mutanti. Sono arrivato alle identità dei personaggi (William Stryker è Profeta ecc.) e ho messo tutto insieme. All’inizio Jody pensava che i personaggi potessero essere i figli dei cattivi del Marvel Universe, come Trask e Stryker e Pierce. Ma poi il Group Editor Nick Lowe ha detto “perché non rendere protagonista la gente proprio?”. Questo aveva senso, secondo me, soprattutto perché sono usciti da situazioni diverse rispetto ai cattivi del Marvel Universe. Per cui Stryker è Stryker, ma la sua vita è stata totalmente diversa, e ciò lo ha portato ad essere una persona diversa. Qui è un eroe. Ha tratti simili, ma lui e i suoi compagni perseguono fini diversi.

D: Hai dato a Profeta un ruolo chiave nella tua storia. Cosa ti ha ispirato questa decisione? E poi, perché usare Murdock/Daredevil come antagonista nella tua storia?
DL
: Ho voluto che Profeta fosse quel personaggio cardine. Tiene insieme la squadra ed è il motivo per cui hanno una possibilità. Sapevo che l’unico modo in cui un umano - anche un umano superdotato - potesse avere una possibilità contro un mondo di mutanti potenti che superano gli umani per mille a uno doveva essere l’essere più furbo più informato del nemico, e così è Profeta. La CIA in un solo uomo. Personalmente è il mio personaggio preferito. Così come Murdock, lui è un personaggio che mi era piaciuto molto nell’EdA originale, ed è un personaggio ad un livello simile rispetto agli X-Terminated. Affronteranno un sacco di mutanti, sentinelle e creature che sono molto più potenti - sfide per cui dovranno intervenire i grossi calibri. Ma a volte voglio solo che si scazzottino con qualcuno. Murdock è quel qualcuno.

D: La pagina finale del primo numero era un tipico momento “cavolo!”. Cosa ti ha spinto a guardare a questo personaggio? E ci sarà un altro triangolo “Fenice-Logan-questo tizio”?
DL
: Ahah. Credo che chiunque riesca a ottenere il momento “cavolo!” sia in grado di riempire quello spazio vuoto. Per quanto riguarda il triangolo… vedremo. Forse, ma non nel modo in cui pensi. Questo “tizio-cavolo” è un cattivo con la “c” maiuscola. Vedremo che alcune delle sue qualità più nobili gli sono state tolte.

D: Bolivar Trask, Arma Omega, Sabretooth, Azazel e Jean - ci saranno un bel po’ di personaggi chiave in questo albo, ma alcuni saranno una sorpresa. Come hai deciso il cast della testata? Quali interazioni chiavi dovremo cercare?
DL
: Ho scelto il cast in base ai personaggi umani che mi piacevano e in base a chi credevo sarebbe stato interessante vedere ribaltato. Come bambino che leggeva gli X-men, ho sempre trovato la graphic novel “Dio ama, l’uomo uccide” grandiosa, per cui Stryker si è sempre distinto nella mia mente come il cattivo supremo per i mutanti. Per di più, ha un nome figo per cui ho sempre saputo che sarebbe stato il leader. Nell’Universo Marvel guida dei fanatici religiosi, qui è un umanista e guida un gruppo di umani verso fini più nobili. Mi piaceva poi Greydon, soprattutto perché c’è il padre, Sabretooth - mi piace questa dinamica. Volevo inoltre delle ragazze in squadra, per cui ho creato una sorella e una figlia. Ho reso Deadeye sorella di Risman perché credevo che un marksman sarebbe stato una figura utile alla squadra. Ho reso Fiend figlia di Bolivar Trask, il che funziona bene perché non solo è brava in tutto, ma ora c’è una bella dinamica tra lei e Bolivar. È molto organico. Molte delle interazioni chiave ruotano intorno a Jean. Sta cercando di re-imparare ad essere una combattente utile dopo aver perso i suoi poteri, e attraverso di lei scopriremo delle cose degli X-Terminated. Anche senza i suoi poteri, quando sarà pronta, sarà un ottimo elemento per gli X-Terminated nella loro missione di uccidere Arma Omega. Aspettatevi una relazione unica tra Jean e Horror Show.



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Fonte: C.B.R.
Traduzione: ArYUna
view post Posted: 31/3/2012, 16:27 Marvel Mutant Titles - X-Men World 2.5.1 - Una Fenice che non vuole morire

X-PREVIEWS
MARVEL MUTANT TITLES
In Uscita il 28.03.2012 e il 04.04.2012


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In Questo Numero
In Uscita il 28.03.2012
- Astonishing X-Men (Vol. III) # 48
- Avengers Vs. X-Men # 0 (of 4)
- Daken: Dark Wolverine # 23
- Uncanny X-Force # 23
- X-Men Legacy # 264


In Uscita il 04.04.2012
- Age of Apocalypse # 2
- Avengers Vs. X-Men # 1 (of 4)
- New Mutants (Vol. III) # 40
- Wolverine & the X-Men # 8
- Wolverine & the X-Men: Alpha and Omega # 4 (of 5)
- X-Club # 5 (of 5)




In Uscita il 28.03.2012




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Astonishing X-Men (Vol. III) # 48

CITAZIONE
STORY BY: Marjorie Liu
ART BY: Mike Perkins
COLORS BY: Andy Troy
COVER BY: Mike Perkins, Dustin Weaver

• New Creative Team! Best-Selling Author Marjorie Liu And Mike Perkins (The Stand).
• The X-Men Return To New York City, But It’s Not A Social Call.
• Don’t Miss The First Chapter Of What Will Be The Most Controversial Story Of 2012!

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Avengers Vs. X-Men # 0 (of 5)

CITAZIONE
STORY BY: Brian Michael Bendis, Jason Aaron
ART BY: Frank Cho
COLORS BY: Jason Keith
COVER BY: Frank Cho, Stephanie Hans, Jim Cheung

• The Return Of The Scarlet Witch! What Does This Mean For The Mutant Messiah Hope?
• Three Of The Hottest Names In Comics Kick Off The Biggest Event In Marvel History!
• And Did We Mention Frank Cho On Art?!

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Daken: Dark Wolverine # 23

CITAZIONE
STORY BY: Rob Williams
ART BY: Matteo Buffagni, Paco Diaz, Riley Rossmo, [more...]
COLORS BY: Rachelle Rosenberg, Riley Rossmo
LETTERS BY: VC - Cory Petit
COVER BY: Giuseppe Camuncoli, Jim Charalampidis

Series Finale!
• Daken’s Terminal Disease Is In Its Final Stages. What Choices Will He Makes When Finally Faced With Death?Will He Die Here And What Will His Final Actions Be?
• The Final Confrontation Between Daken And His Father, Wolverine.

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Uncanny X-Force # 23

CITAZIONE
STORY BY: Rick Remender
ART BY: Greg Tocchini
COLORS BY: Dean White, Greg Tocchini
LETTERS BY: VC - Cory Petit
COVER BY: Leinil Yu, Dean White

• The Trial Of Fantomex Concludes!
• The Multiverse Is In Danger, The Captain Britain Corps Is In Shambles And It Is Up To X-Force To Save The Day.
• A Terrible Choice Must Be Made For The Protection Of All Reality!

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X-Men Legacy # 264

CITAZIONE
STORY BY: Christos Gage
ART BY: Rafa Sandoval, Jordi Tarragona
COLORS BY: Sonia Oback
COVER BY: Mark Brooks

• Featuring Mimic And Weapon Omega!
• Weapon Omega Is A Mutant Time Bomb, Ready To Explode…And He’s Just Shown Up On The Doorstep Of The Jean Grey School For Higher Learning. How Will The X-Men Disarm Him Before He Detonates?

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In Uscita il 04.04.2012





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Age of Apocalypse # 2

CITAZIONE
STORY BY: David Lapham
ART BY: Roberto De La Torre
COLORS BY: Lee Loughridge
COVER BY: Humberto Ramos, Christian Nauck

• AOA Cyclops is back… from the dead?!?!
• One of the X-Terminated is captured and faces death. Can the rest save her?
• Jean begins her training to take down Weapon X

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Avengers Vs. X-Men # 1 (of 5)

CITAZIONE
STORY BY: Brian Michael Bendis
ART BY: John Romita Jr., Scott Hanna
COLORS BY: Laura Martin
COVER BY: Jim Cheung, Ryan Stegman, John Romita Jr., [more...]

• It’s No Longer Coming—It’s Here!
• Does The Return Of The Phoenix To Earth Signal The Rebirth Of The Mutant Species? That’s What The X-Men Believe!
• Unfortunately, The Avengers Are Convinced That Its Coming Will Mean The End Of All Life On Earth!
• The Stage Is Set For The Ultimate Marvel Showdown In This Oversized First Issue!

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New Mutants (Vol. III) # 40

CITAZIONE
STORY BY: Dan Abnett, Andy Lanning
ART BY: Leandro Fernandez
COLORS BY: Val Staples
LETTERS BY: VC - Joe Caramagna
COVER BY: Kris Anka

• Part 3 Of 3!
• The New Mutants Have Fallen! Only Cypher And Warlock Remain
• Can They Stop The Virulent Mutation Of The Animator Before It Engulfs The Whole World?

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Wolverine & The X-Men # 8

CITAZIONE
STORY BY: Jason Aaron
ART BY: Chris Bachalo, Tim Townsend
COLORS BY: Chris Bachalo
LETTERS BY: Rob Steen
COVER BY: Chris Bachalo, Tim Townsend

• Sabretooth Vs. Beast In The Most Vicious Fight Set To Paper!
• Angel Goes On A Mission To Repair A Broken Wolverine.

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Wolverine & The X-Men: Alpha and Omega # 4 (of 5)

CITAZIONE
STORY BY: Brian Wood
ART BY: Roland Boschi, Mark Brooks, Andrew Currie
COLORS BY: Dan Brown, Ronda Pattison
LETTERS BY: VC - Joe Sabino
COVER BY: John Tyler Christopher

• Quentin Totally Loses Control Of The Construct And It All Begins To Break Down And Bleed Into The Real World.
• Rachel Grey Confronts The Berserker Wolverine
• Armor Makes A Decision In The Construct That Could Affect Her Mind And Powers Permanently

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X-Club # 5 (of 5)1

CITAZIONE
STORY BY: Simon Spurrier
ART BY: Paul Davidson
COLORS BY: Rachelle Rosenberg
LETTERS BY: VC - Cory Petit
COVER BY: Rodin Esquejo

• The Senses-Shattering Conclusion Of The World’s Only Science-Themed X-Men Periodical!
• The X-Club Struggles To Grasp Victory From The Jaws Of Defeat--Specifically, The Jaws Of Sea Monsters, Nazis And Quantum Physics!

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view post Posted: 21/3/2012, 17:41 Back To The X-Treme - X-Men World 2.5.1 - Una Fenice che non vuole morire
UPDATE - II


Grag Pak Talks:


La serie "X-Treme X-Men" della Marvel Comics, che tra breve verrà rilanciata, narrerà le vicende di una squadra del tutto nuova.
Originatasi dal recente story-arc di Pak "Exalted" su "Astonishing X-Men" e annunciata sabato al WonderCon, la serie, che debutterà a luglio, è incentrata su un gruppo di eroi mutanti di una timeline alternativa (insieme ad un volto molto familiare dal Marvel U vero e proprio) in missione per salvare tutte le realtà.
"Mentre io e l’editore degli X-Men, Nick Lowe lavoravamo alla storia per il mio ciclo su 'Astonishing', ci siamo resi conto di quanto sarebbe stato fantastico continuare con questa squadra di X-Men provenienti da realtà alternative. Io ho incrociato le dita, Nick ha fatto la sua magia, ed eccoci qui," ci ha detto Pak sulle origini della serie. "Ho adorato lavorare su quella storia di 'Astonishing' perchè il suo mondo alternativo mi ha dato la possibilità di spingere i personaggi più importanti negli X-Men ai loro limiti, di piegarli e forse anche spezzarli per vedere di che pasta sono realmente fatti. Mi è particolarmente piaciuto dove siamo andati a parare con lo Xavier di quel mondo – e come ciò ha spinto il 'nostro' Ciclope a riconsiderare, definire, e difendere la sua missione e la sua vita."

Tanto per cominciare, il centro della squadra che apparirà in "X-Treme" saranno la versione “brusco cowboy” di Wolverine di nome Howlett, il capriccioso Kid Nightcrawler ed Alison Blaire – la scintillante pop star mutante Dazzler dalle serie principali degli X-Men.
"Howlett è l’ex Governatore Generale James Howlett del Dominio del Canada, Vicerè della Spedizione di Sua Maestà a Shangri-La," ha spiegato Pak riguardo al leader della squadra. "Ha chiaramente raggiunto una posizione di autorità più rispettabile e convenzionale nel suo mondo di quanto Logan abbia fatto nel nostro. Ma rimane sempre un’imprevedibile incognita. Appare più vecchio del "nostro" Wolverine – circa cinquantenne, con un cappello di feltro da avventuriero pulp, e baffi a manubrio. E invece dell’adamantio vero e proprio, il suo scheletro è rivestito di oro adamantino, il metallo degli dei. Di che diavoleria si tratterà mai? Comprate 'X-Treme' e scopritelo!"

Quanto alla versione giovane di Nightcrawler, ha detto l’autore, "Adoro quel rapporto tra Wolverine e Nightcrawler nel Marvel Universe tradizionale. Kid Kurt ci permette di portare all’estremo quel rapporto estremamente divertente e toccante tra Wolverine e l’Elfo. Kid Kurt ha dieci anni, e proviene da un universo alternativo in cui gli studenti delle elementari prendono lezioni sulla Meccanica Quantistica e sulle Applicazioni Pratiche dell’Infinito. Ha un contenitore per il pranzo di Spider-Man, è cintura viola di taekwondo, ed è fantastico. C’è certamente della tragedia nel suo passato – ma quell’atteggiamento da scavezzacollo nerd lo rende estremamente divertente da scrivere."

Riguardo al membro del cast con cui la maggior parte degli X-lettori sono già molto familiari, Pak è scattato per l’entusiasmo. "DAZZLER!" ha dichiarato. "E’ piuttosto difficile per me contenermi, per quanto MI SONO INNAMORATO DI QUESTO PERSONAGGIO. Non appena ho iniziato a scriverla, si sono accese tutte le luci (gioco di parole voluto!). E’ ironica, divertente, tosta, vulnerabile, la migliore survivor dello show business del Marvel Universe diventata supereroina e SALVERA’ IL MONDO CON IL ROCK AND ROLL."

Anche se condivide il nome di una serie diversa, i predecessori più diretti di "X-Treme" sono i viaggiatori dimensionali, gli "Exiles."
"Ti stai chiedendo come siamo arrivati a questo punto? Quando mi sono riunito con l’X-Office per discutere la serie, sapevamo tutti di volere che un grande eroe del 'nostro' mondo vi giocasse un ruolo importante. E la conversazione continuava a vertere su Dazzler. Più ci pensavo, più mi rendevo conto che era perfetto. Ciclope era stato il personaggio centrale nella mia storia su 'Astonishing' – il coinvolgimento del personaggio aveva senso, un leader nato che riusciva a mettere insieme questo gruppo di X-Men alternative e che aveva dei grandi problemi emotivi che un’avventura in un universo alternativo avrebbe potuto portare alla luce in modi interessanti. Dazzler è il personaggio perfetto da piazzare in un simile scenario, pur con delle sorprese gustose e inaspettate," ha notato. "In primo luogo, i suoi poteri la mettono nella condizione giusta per poter guidare un gruppo – come Ciclope, Dazzler può generare spaventose quantità di energia e può persino emettere potenti fasci di luce solida, che non sono troppo diversi dai raggi ottici di Ciclope. Ma, cosa ancora più importante, è un’eroina in bilico. Ha attraversato un numero infinito di difficoltà, così come di bei momenti -- ha visto ed è sopravvissuta ad abbastanza cose da poter riempire un’intera serie di documentari di Behind the Music, ma d’altro canto sta ancora cercando di capire dove appartenga realmente, nel suo mondo. Immergerla nelle enormi crisi di queste realtà alternative la metterà alla prova su tutti i livelli immaginabili. Stiamo per scoprire chi sia davvero Alison Blaire. E sarà grandioso."

Coloro che hanno seguito la storia di Pak e Mike McKone su "Astonishing" dovrebbero sentirsi a casa, all’inizio della serie.
"La nostra storia inizia con Ciclope e l’X-Club che cercano di capire come ristabilire un contatto con gli X-Men che Scott ha incontrato durante la sua avventura nella realtà alternativa in 'Astonishing,'" ha spiegato l’autore. "Ma hanno bisogno della nostra Alison. E nel giro di pochi secondi, tutto va a rotoli. Di nuovo, non voglio rivelare troppo per paura degli spoiler, ma Dazzler, Howlett, Kid Kurt & company combatteranno la battaglia della vita contro un avversario che potrebbe seminare distruzione di tutte le loro realtà – compresa la nostra."

Ad affiancarsi a Pak per l’impresa è Segovia, con cui l’autore ha già avuto il piacere di stabilire un rapporto creative nel passato.
"Stephen ha una straordinaria affinità per la grande azione sci-fi. Ci siamo divertiti un mondo a lavorare insieme sulla mini 'Silver Surfer' nel 2011, e farà un lavoro magnifico su 'X-Treme'," ha detto.

Questo non è tutto quello che attende "X-Treme X-Men." Pak ha promesso altri membri del cast provenienti da "Astonishing", e oltre.
"Vedremo l’Emma Frost steampunk dalla bellissima storia breve per 'Ghost Boxes' di Warren Ellis. E anche la Corazza segnata psicologicamente del mio ciclo su 'Astonishing' giocherà un ruolo importante. Non aggiungerò molto altro per evitare spoiler, ma ogni singolo numero della serie mostrerà nuove sorprendenti incarnazioni di importanti X-Men che potrebbero scioccarvi al punto di guardare ai vostri eroi preferiti con occhi diversi. Lasciatemi sottolineare ancora una volta che ogni cosa, in queste storie, è reale e fa parte del “canon”, e in un pò di tempo, le vicende si ritorceranno sul "nostro" Marvel Universe, con enormi ripercussioni per gli X-Men. Saltate a bordo il prima possibile, gente!"



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Fonte: C.B.R:
Traduzione: Hellion

view post Posted: 19/3/2012, 13:50 Brian-X - X-Men World 2.5.1 - Una Fenice che non vuole morire

X-NEWS
BRIAN-X
Estate 2012



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Alla WonderCon2012, alla Conferenza della MArvel, sono state annunciate anche alcune piccole novità in tema Mutante.

La più importante è che
... a partire dallEstate 2012 (probabilmente da Luglio - ANZI GIUGNO, COME QUALCUNO FA NOTARE) Brian Wood ritornerà a scrivere testate mutanti, dopo la sua partecipazione alla iniziativa Counter-X di 12 anni fa assieme a Warren Ellis.

Wood diventerà lo scrittore ufficiale di X-Men (Vol. II) a partire dal # 30, sostituendo Victor Gischler, nonchè di Ultimate Comics: X-Men a partire dal # 13, sostituendo Nick Spencer.


Eccovi le Previews degli albi da cui partirà la nuova avventura mutante di Wood.



X-Men (Vol. II) # 30

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Ultimate Comics: X-Men # 13

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Fonte: Marvel.Com

Edited by The Lawyer - 19/3/2012, 15:09
view post Posted: 18/3/2012, 00:42 Back To The X-Treme - X-Men World 2.5.1 - Una Fenice che non vuole morire
UPDATE - I

Tonm Breevoort ha cominciato a dare qualche indizio sulla serie:
-- X-Treme X-Men (Vol. II) nascerà dall'attuale primo run e story arc di Greg Pak su Astonishing X-Men (Vol. III).
-- La serie sarà scritta da Greg Pak su disegni di Steven Segovia e a livello di personaggi sarà incentrataattorno al personaggio di Dazzler.

view post Posted: 17/3/2012, 17:14 X-Nick - X-Men World 2.5.1 - Una Fenice che non vuole morire

X-INTERVIEW
X-NICK
Intervista a Nick Bradshaw




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Per colore che leggono l’innegabilmente divertente Wolverine and the X-Men della Marvel, la serie scritta da Jason Aaron che è stata lanciata lo scorso autunno sulla scia di "X-Men: Regenesis", avete senza dubbio notato i disegni “Art Adams incontra J. Scott Campbell” di Nick Bradshaw nell’arco attuale.

Chi vede il suo lavoro per la prima volta in questo albo di alto profilo, potrà vedere Bradshaw come una sorta di successo improvviso, ma come il disegnatore ci dice non è questo il caso, dato che ha scalciato in giro nell’industria del fumetto ormai per anni, avendo quasi abbandonato a un certo punto la sua aspirazione a favore del suo lavoro quotidiano nei giochi.

Abbiamo parlato con Bradshaw delle sue influenze artistiche oltre ad Adams e Campbell, del suo inizio sulla serie della Dynamite Army of Darkness, del lavoro con Jason Aaron, seguendo il disegnatore iniziale di Wolverine and the X-Men Chris Bachalo, e dei suoi piani futuri dopo l’attuale arco dell’albo. In più, grazie alla Marvel, stiamo presentando quattro pagine in esclusiva di Bradshaw tratte da Wolverine and the X-Men di Marzo.

D: Nick, cominciamo più vicino possibile all’inizio — tu vieni visto come un relativamente nuovo arrivato per la Marvel, ma hai lavorato nei fumetti già per alcuni anni, almeno da Army of Darkness alla Dynamite a partire dal 2004 o giù di lì. Scendendo in dettaglio quanto vuoi, cosa puoi dirci di come sei entrato nell’industria del fumetto?
Nick Bradshaw:
Beh’, inizialmente, appena uscito dal college ho tentato di autopubblicarmi con un amico, cosa che è fallita... spettacolarmente. Eravamo alquanto giovani, disorganizzati; avevamo imparato molto ma dovevamo imparare di più.
Quindi ho infestato alcuni forum di disegno per un po’, postando disegni per avere opinion e consigli. C’erano davvero dei grandi disegnatori che potevi trovare su quelle pagine e lavoravano nel fumetto, o cercavano di entrarci. In effetti Mike Wieringo mi mandava dei responsi per e-mail su alcune cose messe online, era piuttosto sorprendente. Ho potuto lavorare a questa piccola storia di zombie per la Digital Webbing con Eric Powell e ad alcune copertine per un albo chiamato Zombie Highway, sempre pubblicato da loro — tutte piccole cose da indipendenti all’epoca, comunque molto divertenti.
Ma penso siano stati un paio di disegni amatoriali di Army of Darkness quelli che mi hanno fatto notare, e alla fine assumere per quella serie. È stata una di quelle cose dell’essere al posto giusto nel momento giusto. Quando Nick Barrucci mi ha chiamato e offerto il lvoro pensavo fosse uno scherzo all’inizio. Ed è stato grandioso che il mio primo vero albo complete fosse basato su una serie di film che amavo davvero come fan.

D: Hai lavorato su un paio di serie delle Danger Girl, e ci sono decisamente elementi di J. Scott Campbell nel tuo stile, oltre ad Art Adams. Chi conti tra le tue influenze? Qualcuno che potrebbe sorprendere il pubblico, giudicando dal tuo stile?
Bradshaw:
Be’, hai preso subito in pieno le prime due, ma studio anche molto Ed McGuinness, Mike Wieringo, Wally Wood, Alex Toth, un sacco di Don Bluth e Glen Keane dall’animazione, se vedi un tema ricorrente di artisti in stile cartone animato. Per la narrazione ricerco molti film, molto Carpenter, Bava, Argento, Leon; tanti registi italiani. Horror, western e gialli sono i migliori, soprattutto perché decono usare strumenti di narrazione per avere il maggior effetto, inquadrature esagerate, ritmo. Il modo migliore per imparare queste cose.

D: Che progetto ti è valso l’attenzione della Marvel? Lavorare per loro è sempre stato un tuo obiettivo?
Bradshaw:
Di nuovo penso di essere stato solo fortunate. Stavo lavorando allegramente al mio lavoro quotidiano nei giochi; avevo provato i fumetti e non mi sentivo pronto all’epoca. Ci tenevo dentro un piede con qualche copertina o storia breve. Pregavo Jim [McLauchlin] di The Hero Initiative di passarmi qualche copertina vuota per le loro aste solo per poter disegnare qualche bel personaggio, e ,lui era sempre felice di accettare. Avevo fatto Hulk 100, copertine di Archie, JLA e Wolverine 100, e penso sia quella che Nick Lowe ha notato e per cui mi ha invitato a fare qualche lavoro di copertina. Posto giusto al momento giusto. Lavoravo con un grande studio di gente all’epoca, ma mi mancavano i fumetti e colevo tornare a provarci di nuobo... e di nuovo ero al posto giusto nel momento giusto.

D: Quanto eri un fan della Marvel crescendo? E più specificamente, visto quanto materiale degli X-Men hai illustrato di recente, quanto ti piacevano gli X-Men prima di questi lavori?
Bradshaw:
Un enorme fan della Marvel Amavo Rom: Spaceknight, Hulk, i Difensori. Mia madre un Natale mi regalò questa scatola arancione con qualcosa come cinquanta diverse testate Marvel dentro, mi fece interessare ai Fantastici Quattro, X-Men, Nuovi Mutanti. L’Uomo Cosa e The 'Nam erano due dei miei preferiti in cui scoprii Mike Golden. X-Men era un albo a cui più o meno arrivai leggendo Wolverine. Ho letto gli X-Men soprattutto negli anni 90 ma poi sono tornado indietro su tante delle vecchie cose di Claremont con Byrne.

D: Wolverine and the X-Men è stato uno degli albi meglio accolti delle nuove serie di X-Men negli anni. Come è stato lavorare con Jason Aaron su questa testata?
Bradshaw:
Di solito mi facevo mandare un pacco dalla DC a casa dei miei perché io e la mia ragazza lavoravamo tutto il giorno e non potevamo esserci per firmare. Scalped è stato uno dei primi albi per cui ho dovuto lottare con mio padre ogni mese se arrivava prima lui al pacco. A entrambi piaceva moltissimo. Per cui quando mi è stato detto che avrei lavorato con Jason su Wolverine and the X-Men, ero un po’ in ansia (come se l’idea di arrivare dopo numeri disegnati da Bachalo non fosse stata sufficiente a intimidirmi). Mi sentivo un po’ fuori posto a lavorare su un progetto con lui perché la prima impressione che avevo avuto del suo lavoro era molto matura e intensa, e il mio stile è l’opposto di qualunque cosa si possa trovare in albi come Scalped. Quando ho letto le prime sceneggiature che ho avuto, sapevo che stavano cercando me. Era una divertente grande avventura, potevo farla. Sono stato piacevolmente sorpreso di vedere una cosa del genere venire da Jason. Ha colpito ogni singolo gene da geek del mio cervello. È tutto lì, me la sto spassando, disegnare ogni pagina è stata una gioia.


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D: In Wolverine and the X-Men stai disegnando un cast enorme, e frequentemente delle scene che mostrano cose come enormi sciami di alieni. Disegnare un gran numero ti personaggi ti riesce facile? (Ne hai disegnati un paio di dozzine nelle anteprime di Regenesis, dopo tutto).
Bradshaw:
Facile? No. Divertente? Assolutamente... amo quando mi danno una scena scritta così bene in dettaglio che posso scatenarmi e fare quello che faccio. Amo disegnare alieni, navi, strane cose da “Fumetti classici” e tanti personaggi noti quanti riesco a farne.

D: Cosa c’è per te dopo l’attuale arco di Wolverine and the X-Men, che si conclude con il numero 7? Il piano è che ti alterni con Chris Bachalo?
Bradshaw:
Spero che Nick Lowe e i ragazzi mi lasceranno restare nei dintorni, ho apprezzato questo gruppo e l’albo davvero molto. Ho ancora due numeri da fare e penso che mi lasceranno alternarmi con Chris su questa serie finché ci sono.

D: E ora una parola dal senior editor della Marvel Nick Lowe:
Lowe:
Nick non andrà da nessuna parte e gli altri editor dovranno strapparmeno dale grinfie su Wolverine and the X-Men.



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Fonte: Newsarama.Com
Traduzione: CMT
view post Posted: 17/3/2012, 16:30 The X-Axis # 02/12 - X-Men World 2.5.1 - Una Fenice che non vuole morire

X-REVIEWS
THE X-AXIS
# 02 / 12

by Paul O' Brien
paulobrienis5



In Questo Numero:
- Astonishing X-Men (Vol. III) # 46
- Astonishing X-Men (Vol. III) # 47
- Avengers: X-Sanction # 3 (of 5)
- Daken: Dark Wolverine # 20
- Daken: Dark Wolverine # 21
- Generation Hope # 15
- Generation Hope # 16
- Magneto: Not a Hero # 4 (of 4)
- New Mutants (Vol. III) # 36
- New Mutants (Vol. III) # 37
- New Mutants (Vol. III) # 38
- Uncanny X-Force # 20
- Uncanny X-Force # 21
- Uncanny X-Force # 22
- Uncanny X-Men (Vol. II) # 5
- Uncanny X-Men (Vol. II) # 6
- Uncanny X-Men (Vol. II) # 7
- Wolverine # 301
- Wolverine and the X-Men # 5
- Wolverine and the X-Men # 6
- Wolverine and the X-Men: Alpha & Omega # 2 (of 4)
- X-Club # 3 (of 3)
- X-Factor # 231
- X-Factor # 232
- X-Men (Vol. II) # 24
- X-Men (Vol. II) # 25
- X-Men: Legacy # 261
- X-Men: Legacy # 262




Astonishing X-Men (Vol. III) # 46
L’arco riempitivo di Greg Pak e Mike McKone si sta dimostrando molto sul genere della cancellata Exiles. Ciclope viene rapito da X-Men di un’altra Tewrra, e si ritrova a guidare una squadra improvvisata composta di altri prigionieri di ulteriori mondi paralleli. Quindi abbiamo una versione scolaro civile di Nightcrawler, una versione militare di Wolverine e cose del genere.
In questo numero, Pak chiarisce il concetto. C’è un mondo là fuori in cui gli X-Men hanno infine trionfato sui cattivi, solo per scoprire che il mondo era stato talmente danneggiato dallo scontro da aver bisogno di speciali macchine per continuare ad andare avanti. Grazie alla magia delle trame forzate, queste macchine devono essere alimentate da mutanti che sacrificano le loro vite. Ed essendo rimasti a corto di sacrifici volontari nel loro mondo, hanno iniziato a raccogliere altrove.
È un’ambientazione alquanto forzata, ma c’è un’idea interessante. Gli X-Men alternative hanno evidentemente deciso che gli sta bene gettare nel fuoco un flusso costante di mutanti, e l’esatto motive si reduce alle implicazioni. È possibile che pensino che è il minore di due mali a confronto con la morte dell’intero pianeta, ma potrebbe anche essere semplicemente che vedono gli altri mondi come meno reali. O forse sono solo più leali verso il proprio. A prescindere da questo, mi piace il fatto che a questa versione di Tempesta sia consentito essere impenitente e poter affrontare il punto di vista morale.
Non sono certo di quanto vada bene come storia di Ciclope. Immagino si possa dire che si trova a confronto con un'altra versione di X-Men che ha adottato un approccio “il fine giustifica i mezzi” simile al suo, ma se l’idea è questa non emerge molto chiaramente finora. Pak sembra più interessato a giocare sul ruolo di Scott quale leader naturale del gruppo, che forse vale la pena riasserire sulla scia di Scisma, ma non sono sicuro che arrivi a un qualche punto in questa storia in particolare.
Anche così, è una storia d’azione funzionale con il giochetto pseudo-Exiles ben sfruttato, e Mike McKone fa un buon lavoro con le sue variazioni dell’aspetto dei personaggi standard, Forse inevitabilmente, sembra un po’ una storia tappabuchi, ma è ben raccontata e i concetti sono ragionevolmente interessanti.

Astonishing X-Men (Vol. III) # 47
Questa è l’ultima parte della trama da realtà alternative "Exalted” di Greg Pak e Mike McKone.
Solo per mettervi velocemente in pari: Ciclope è stato rapito dagli X-Men di un mondo parallelo, assieme a un altro gruppetto di controparti degli X-Men in stile Exiles. Si scopre che questo mondo è stato permanentemente danneggiato in uno scontro finale tra gli X-Men e Magneto. A farlo sopravvivere c’è un enorme espediente narrativo – scusate, macchina molto importante – che si alimenta assorbendo l’energia dei mutanti. In alter parole, per far andare Avanti il mondo defono continuare a buttare mutanti nella fornace. Poiché tutti i mutanti locali adatti si sono nobilmente sacrificati, hanno iniziato a importarne da mondi paralleli. Perché, dopo tutto, gli X-Men sono, in qualunque mondo, degli eroi, e perciò li emoziona l’idea di sacrificarsi per il bene comune.
I disegni di McKone per questa trama sono adorabili. È sempre un valido disegnatore di supereroi, ma qui sta anche dando delle ben giudicate revisioni degli X-Men, tutti chiaramente riconoscibili (francamente è più di quanto si possa dire per le versioni reali di alcuni disegnatori ) ma con le differenze visibili senza batterci troppo sopra. La versione da scolaro di Nightcrawler è particolarmente buona, ma ce ne sono altre ottime nei vari flashback che presentano il mondo.
Una sfida per gli scrittori delle testate secondarie degli X-Men è capire cosa possano davvero fare con cose come Scisma quanto la vera trama viene gestita altrove, in Uncanny e Wolverine and the X-Men. In questa trama, Greg Pak sta prendendo l’approccio obliquo, realizzando una storia che tenta di affrontare l’idea che tutte le varianti degli X-Men alla fine abbiano qualcosa in comune, e questo mette in un’altra prospettiva lo scisma con il gruppo di Wolverine.
La mia reazione iniziale alla lettura di questo numero è stata pensare che Pak avesse chiuso il tutto piuttosto bene. Il climax è che Ciclope rifiuta semplicemente di dare la sua vita per il mondo di qualcun altro – diventando il primo Ciclope ad averlo mai fatto, e lasciando tutti gli altri stupiti per come una qualunque versione di Ciclope possa essersi allontanata tanto dal modello quanto la nostra. Questo porta i cattivi a concludere di essere incappati in un mondo malato che può essere sacrificato per curare il loro pianeta una volta per tutti, e ovviamente segue il grande scontro. C’è davvero una forte idea centrale, sul fatto di testare se il “nostro” Ciclope si è davvero allontanato così tanto dal suo personaggio originale da diventare irriconoscibile. A quel livello è una delle storie più forti di Ciclope che io abbia letto da un po’ di tempo in qua.
Ma detto questo, più penso alla storia più mi sembra che non stia del tutto in piedi. C’è una scena alla fine in cui (dopo aver sconfitto i cattivi) Ciclope si offre di restare e sacrificarsi per salvare il loro mondo, solo per essere rimandato con la forza a casa prima di averne la possibilità. Avrei preferito che la cosa restasse un po’ ambigua. Più fondamentalmente, però, la storia funziona solo se si accetta che il rifiuto di Ciclope sia davvero inatteso. Ma in effetti gli altri prigionieri che vediamo sono altrettanto poco disposti a collaborare, e l’intero “stato di polizia” di Savior implica che Ciclope è ben lungi dall’essere il primo a sollevare una strenua obiezione. Se Savior pensa davvero che Ciclope accetterà nobilmente il suo fato, perché non gli spiega tutto chiaramente dall’inizio? Questi non sono veri problemi di trama – si risolvono facilmente dicendo che Savior ha semplicemente torto a pensare che Ciclope sia una tale anomalia. Ma è in qualche modo nematicamente importante che Savior dica la verità, penso.
Comunque, considerato che si tratta di un arco usa e getta di quattro numeri, è un abile tentativo di avvicinarsi all’attuale direzione dell’albo da un angolatura del tutto diversa.


Avengers: X-Sanction # 3 (of 5)
Potreste aver visto che sono stati pubblicati i dati di vendita dell’inizio di Gennaio, e la DC si è presa una bella fetta della top 10. Come si scopre, X-Sanction si è accodata attorno alla posizione 15, piuttosto lontana dall’essere la testata Marvel più venduta del mese. Cosa che, da una parte, forse non è un buon segno di interesse nel prossimo crossover Vendicatori vs X-Men che questo albo si suppone debba trainare. D’altra parte, potrebbe dipendere solo dal fatto che Loeb e McGuinness non attraggono più come un tempo, e tutti sanno che i prelude sono spesso inutili, e perciò il pubblico ha deciso di saltarlo. Dopo tutto, i tie-in di Fear Itself non hanno venduto un granché, ma la gente continua a comprare le serie regolari.
In questo numero, Cable combatte l’Hulk rosso per metà dell’albo, e poi c’è un flashback in cui – per dare a Cesare quell che è di Cesare – la storia in effetti spiega dove Cable abbia trovato tutta quella comoda tecnologia del numero precedente. (Essenzialmente: nello stesso posto in cui ha preso la macchina del tempo). La cosa positiva di tutto ciò è che apparentemente Cable infetta l’Hulk Rosso con il proprio virus tecnoorganico – cosa che, per imperscrutabili ragioni, Ed McGuinness sceglie di rappresentare con delle sottili linee gialle che escono dall’omone, e non somigliano in alcun modo ad alcun effetto visivo usato finora per questo. Poi arrivano Ciclope e Hope in modo da poter passare a una riunione estremamente occasionale, e poi arrivano altri Vendicatori per altri combattimenti. Ci sono battute del tipo “Non è questo il modo di risolvere le cose”.
La conclusione è che si tratta di una serie alquanto mediocre.
È lungi dall’essere terribile, la trama regge, le motivazioni se non altro ci sono, anche se la storia si limita a fare vaghi cenni nella loro direzione. I disegni sono piacevoli da guardare, anche se mancano dell’elemento spettacolare che ci si potrebbe aspettare da McGuinness.
Alla fine va bene, ma non è nulla di speciale, anche giudicandola come la lineare storia d’azione che aspira ad essere; e non la vedo di molto aiuto per le vendite del crossover. È solo un fumetto mediocre e privo di ambizioni.


Daken: Dark Wolverine # 20
L’albo sarà anche stato cancellato, ma grazie alla magia della doppia spedizione ci sono ancora altri tre numeri dopo questo. Quindi, completata la trama Marcus Roston/Heat, sembra che a Rob Williams stiano dando una buona quantità di spazio per concludere le sue trame e (soprattutto) fare qualcosa per risolvere i suoi temi.
Questo numero torna alla sottotrama di Donna Kiel che è andata Avanti sullo sfondo durante l’arco di Heat. Kiel è l’agente dell’FBI che sta indagando su Daken, ed è per molti versi un personaggio interessante. Il nostro antieroe Daken è chiaramente uno psicopatico omicida. Donna, il suo opposto, è anche lei una psicopatica, ma una che in effetti funziona nella società. Pur essendo ossessionata quanto lui dal dimostrare la propria superiorità, lei lo incanala nella sua carriera piuttosto che in uccisioni semi-casuali. Questo la rende un interessante confronto con Daken, e fa anche sì che la serie la presenti come un possibile interesse romantico, sulla base del fatto che, ehi, si capiscono tra loro.
Perciò in questo numero Daken dà seguito al suo interesse (be’, curiosità) per Donna. Lui la vede come uno spirito affine che ha solo bisogno di indulgere a quegli impulsi omicidi che deve chiaramente aver soppresso per tutto questo tempo. Questo ha senso, dato che gran parte del personaggio di Daken è la sua necessità di credere di essere una persona razionale e capace di controllarsi, e non solo uno psicopatico che si prende in giro da solo pensando che i suoi impulsi omicidi siano qualcosa di più. Sfortunatamente per cui, anche se Donna può mancare del tutto di empatia, non ha le stesse tensioni né (sembra) le stesse necessità di violenza – cosa che è terribilmente pericolosa per l’immagine che Daken ha di sé.
Dopo la risoluzione vagamente goffa della trama precedente, è bello vedere l’albo tornare a questo tipo di storia, che è ciò che fa meglio. Il disegnatore ospite Alessandro Vitti segna un cambio di stile visivo in qualcosa di un po’ più dettagliato, ma penso che funzioni bene per una storia come questa, e realizza bene le scene dedicate ai personaggi. Non sono altrettanto sicuro dei colori spenti, che mi ricordano il periodo in cui sembrava che la Vertigo fosse convinta che affogare la pagina nel seppia fosse il modo migliore per mostrare la drammaticità del momento. Qui si tratta più che altro di grigio, ma il concetto è lo stesso.
In una sottotrama, la storia afferma anche all’improvviso che il misterioso signore del crimine di Los Angeles è il Coute Nefaria, in apparenza in modo che Daken possa affrontarlo in un prossimo numero. Capisco che il ruolo di Nefaria nella criminalità di LA sia stato stabilito in Moon Knight, ma anche sapendolo, l’improvvisa e del tutto inspiegata conoscenza della cosa da parte di Daken (“Finalmente ho avuto delle informazioni...”) è maldestra.
Ma a parte questo si tratta di un ritorno in forma dopo la conclusione difettosa dell’arco precedente.

Daken: Dark Wolverine # 21
Parte prima di “Lost Weekend”, che sembra essere la conclusione della gestione di Rob Williams prima della cancellazione della serie con il numero 23. La trama di Los Angeles è alle nostre spalle, e a tutti gli effetti Daken ha perso. Non è riuscito a diventare il signore del crimine locale, non si è preso la ragazza. E grazie ai problemi legati all’eccessivo uso di droga, ha esaurito il suo fattore di guarigione, quindi ora sta morendo.
Tutto questo porta lo sconfitto Daken a tornare a New York, inizialmente per cercare una cura, ma alla fine per cercare di andarsene in una vampata di Gloria, con un ultimo futile gesto diretto al suo padre estraneo Wolverine e a tutti i supereroi di New York. Si ferma al Baxter Building per mostrare gratuitamente la sua vera faccia ai FQ e dire alla Torcia Umana che il suo ritorno dai morti è “semplicemente un insulto” alle persone vere. Droga Wolverine con l’ Heat. E in generale se la prende coi supereroi.
Ci sono vari disegnatori su questo numero, il che non è ideale. Riley Rossmo torna a fare le sue pagine di allucinazioni, anche se c’è da dire che le scene sembrano stranamente inserite a forza come scusa per usarlo. Il disegnatore regolare Matteo Buffagni realizza la prima metà dell’albo nel suo solito stile pieno di linee, e poi arriva Andrea Mutti a disegnare il resto in uno stile più carico di ombre e di atmosfera. A modo loro sono entrambi bravi, ma gli stili cozzano un po’.
È tutto decisamente meta. Quando gli viene chiesto perché stia facendo quello che fa, la spiegazione di Daken è semplicemente che “i supereroi sono stupidi”. Una lettura di questa storia potrebbe essere che si tratti di un antieroe cancellato che fa una scenata al mercato che non gli offre un posto. E avendo apprezzato gran parte della gestione di Williams, nonostante il finale difettoso dell’arco di LA, è una cosa che comprendo. Forse più direttamente, il tratto distintivo del personaggio di Daken è sempre stata la sua ossessione per l’autodeterminazione e l’autonomia, un’aspirazione ironica per un personaggio che alla fine sarà sempre una brutta copia di Wolverine. In gran parte, questa serie riguardava il fatto che Daken potesse o meno sfuggire all’ombra del suo genitore. La risposta finale di Williams a questa domanda è un enfatico “no”, e questa è una rivelazione che lascia Daken senza un posto dove andare. Nel suo strano modo, è un finale davvero adatto per la serie.


Generation Hope # 15
Bleeding Cool ha una copia in anteprima delle anteprime di Aprile e fa giustamente notare che questo albo non sembra esserci, cosa che implicherebbe una cancellazione col numero 17. Se avete letto i dati di vendita, non sarà una grande sorpresa. Quale che sia la razione, nonostante la forte promozione in Uncanny X-Men con un’intera storia di introduzione, l’albo non ha mai trovato il pubblico che ci si sarebbe aspettati, e il rilancio con Regenesis ha avuto solo un effetto minimo sulle vendite. E lo scrittore James Asmus ha detto in passato che la Marvel gli garantiva un arco narrative. E praticamente tutti gli albi in fondo alla lista delle vendite della Marvel sono stati tagliati nella Grande Purga. Quindi... ecco dove siamo, pare.
In questo numero, il gruppo torna a Utopia col suo nuovo mutante, solo perché tutti lo riconoscano immediatamente come Sebastian Shaw e lo immobilizzino. In teoria è una bella idea, ma non mi convince l’esecuzione. Per cominciare, l’intera faccenda di Scott è che si suppone lui voglia che tutti i mutanti sopravvissuti stiano assieme su Utopia, anche gli ex criminali (alcuni dei quali appaiono in questo albo). Ma Hope è l’unico personaggio a farlo notare. Sì, è il suo albo, e sì, va bene che sia lei a occuparsene, ma per creare questa discussione Asmus finisce col portare Scott terribilmente fuori personaggio.
E ancora, avrei potuto giurare che il motive per cui Emma ha cancellato la mente di Shaw e lo ha scaricato nel mezzo del nulla fosse impedire a Namor di scoprire che Shaw dopo tutto era ancora vivo. Ora che Shaw compare in bella vista della popolazione di Utopia, Namor lo scoprirà – ma anche se Emma è sempre presente nel numero non c’è alcuna menzione di quella sottotrama. Vero, era una sottotrama stupida (di cosa era preoccupata?), ma semplicemente lasciarla cadere del tutto non funziona per me.
I disegni tappabuchi sono di un certo Tim Green II, e sono un po’ un pasticcio. È uno di quegli strani albi in cui i due inchiostratori – Cam Smith e Rick Ketcham – hanno interpretato le matite in modo così diverso che sembrano terribilmente disuguali nonostante ci sia un solo disegnatore. E anche con suoi meriti, e lavoro da metà anni novanta sotto standard. A pagina tre c’è una vignette francamente risibile di Psylocke che si contorce in posizioni assurde senza ragione apparente, e quando gli ex-criminali appaiono per scontrarsi con il gruppo, Green carica il melodramma a punto tale che quando si scopre che vogliono solo parlare l’effetto è involontariamente comico.
Restano un paio di idee decenti qui, ma se ne parla in modo tanto generale che non funzionano. Non un buon fumetto.

Generation Hope # 16
Questo è il penultimo numero, perciò James Asmus stringe i denti e si dedica al lavoro necessario di risolvere la trama principale dell’albo: l’influenza di Hope sugli altri membri del gruppo. Questo deve portare a un climax prima o poi, e ha senso che lo faccia qui, sia per dare all’albo una vera conclusione sia per liberarsene prima di Vendicatori vs X-Men.
Fortunatamente (be’, da un certo punto di vista), Asmus ha almeno sempre saputo che ci fosse una buona possibilità di un taglio a questo punto, quindi almeno l’esercizio non è troppo affrettato. D’altra parte, non è neanche del tutto riuscito; non è mai l’ideale avere uno scrittore subentrato che risolve una trama ereditata, e l’evidente cambio di tono tra i numeri di Gillen e quelli di Asmus non è davvero d’aiuto.
Grossomodo metà di questo numero riguartda Hope che riflette sul volere davvero o meno Sebastian Shaw nel suo gruppo, e se lo porta dietro affermando che no, non ha idea di chi lui sia, e ovviamente lo aiuterà a scoprirlo. Il resto vede vari personaggi che decidono che è arrivato il momento di mettere in riga Hope, per ragioni di variabile plausibilità. Zero ha la migliore: si preoccupa per l’interferenza con la propria identità e fa l’ovvia affermazione che se Hope deve stabilizzare ogni nuovo mutante alla fine li controller tutti. In modo meno convincente, la storia tenta anche di forzare l’intervento delle Naiadi di Stepford (basandosi sulla logica che siano in disaccordo con Hope e la maggioranza sia infuriata già per questo) assieme a personaggi presi a caso dal numero precedente. E il cliffhanger ha inevitabili problemi; chiaramente non la uccideranno davvero, quindi non posso scacciare la sensazione che la conclusione sarà un po’ banale.
Il lato positive, però, è che il lavoro sui personaggi diventa un po’ più sottile in questo numero, e ci sono delle belle scene da parte del disegnatore ospite Takeshi Miyazawa.Questa storia sarebbe probabilmente molto più funzionante se Hope non venisse già usata in altre storie più importanti che necessariamente escludono molti dei possibili finali e minano gran parte del dramma. Non c’è molto che Asmus possa fare per questo.


Magneto: Not a Hero # 4 (of 4)
Parte conclusiva della miniserie di Skottie Young e Clay Mann, e dopo averla riletta per intero posso solo dire che era un’idea ragionevole che aveva bisogno di qualche bozza in più.
Si suppone che “Not a Hero” riprenda i fili sciolti che nascono dall’aggiunta di Magneto alla formazione degli X-Men, mai chiaramente spiegata tanto per cominciare. In pratica è semplicemente arrivato e ha offerto i propri servigi quale membro. Ciò che Young sta cercando di fare, a quanto sembra, è mettere a confronto Magneto con il suo passato di arcinemico e chiedersi quanto sia davvero cambiato. A questo scopo, rispolvera Joseph, il clone di Magneto degli anni novanta (che originariamente avrebbe dovuto essere solo una versione ringiovanita di Magneto, e diventò un personaggio separato quando la Marvel cambiò idea su quella storia).Poiché Joseph è morto, viene riportata fuori dal limbo anche Astra per farlo tornare e fargli il lavaggio del cervello coi ricordi di Magneto in modo da farlo diventare una specie di Magneto della Silver Age. E Clay Mann fa un buon Magneto; il suo stile funziona per i supereroi della vecchia scuola (che è ciò di cui ha bisogno questa storia), e questo numero finale ha delle scene d’azione ben fatte.
La storia è un uso decente di Joseph, che avrebbe sempre dovuto essere un veicolo per storie su ambiente contro educazione con Magneto. Astra si scopre essere più un mezzo per raggiungere un fine, e viene pressoché tolta di mezzo dopo aver svolto la sua funzione nella trama. E Young ha un’interpretazione ragionevolmente interessante della filosofia di Magneto. In questa versione, Magneto non pensa di aver cambiato fazione. Piuttosto afferma di rifiutare l’intero concetto di eroi e criminali e considera che l’attuale versione degli X-Men di Ciclope si adatta ai suoi piani.
Ciò in cui la serie fa fatica è costruire una trama del tutto coerente attorno a queste idee. La storia essenzialmente vede Astra che ha fatto un patto con un attivista antimutante, Christopher Bach, per fornirgli Joseph quale Magneto malvagio che possa scatenare il pubblico. Bach essenzialmente intende solo sfruttare l’intera cosa per profitto, Ma dopo che Astra si toglie di mezzo, Joseph diventa più interessato a massacrare per davvero la gente di Bach. Le motivazioni di tutti nell’intera faccenda sono alquanto vaghe. Astra fa solo quello che richiede la trama; a Joseph per qualche ragione sta apparentemente benbe lasciare Bach in vita a guadagnare anche dopo aver deciso di uccidere tutti per davvero; e Bach è un criminale abbastanza standard, il cui piano è riconosciuto come poco originale perfino nell’ambito della storia. Più in dettaglio, la storia non riesce davvero a creare il momento drammatico per Magneto che dovrebbe illustrare la grande idea. Si suppone che sia lì – sono le parti in cui Magneto usa forza letale senza rimorso contro cattivi che tecnicamente non ha bisogno di uccidere – ma in qualche modo sembra un po’ anticlimatico. Young sa cosa sta cercando di ottenere, ma non è del tutto riuscito a mettere assieme quelle scene chiave in una storia più forte. Semplicemente non va un granché bene.


New Mutants (Vol. III) # 36
Ultima parte dell’arco Diskhord, che non ha funzionato davvero. Mi piace il concetto – una band che è accidentalmente venuta a contatto con una specie di demone Chthulhu di basso livello che si porta dietro nel bus della tournee e causa caos ovunque vada – ma non mi sembra sia stata sviluppata in una storia molto interessante. Il demone, la band e perfino i membri del pubblico restano vaghi per tutto il tempo, come se Abnett e Lanning, dopo aver stabilito la premessa, non riuscissero davvero a immaginarsi una storia da costruirvi attorno. E Blink, che inizialmente era il fulcro della trama, scompare sullo sfondo, perché non c’è alcuna vera storia che la colleghi alla band a parte la nuda meccanica della trama “Stavo indagando su di loro”.
Detto questo, ci sono comunque delle buone scene, e fortunatamente sono quelle che suggeriscono che l’alho potrebbe tornare in carreggiata una volta che sia passato a una storia più forte. Le pagine di apertura di Cypher che spiega la trama sono molto ben fatte; quella che avrebbe potuto essere una noiosa spiegazione viene deliberatamente resa spezzata e con uno strano ritmo, dandole una qualità caotica che va vicina a catturare quello a cui presumibilmente la storia punta. Lopez disegna una buona sequenza di azione. L’impacciato discorso di Sunspot a Magma è ben gestito, e sviluppa abilmente la loro relazione. E le pagine finali col gruppo che torna alla casa di San Francisco sono piacevoli, anche se Mrs Livitz resta un personaggio comico alquanto generico. Nel complesso è il caso di un albo generalmente buono con una storia un po’ scarsa.

New Mutants (Vol. III) # 37
Dopo il vagamente tiepido arco Diskhord, questo numero autoconclusivo è sia un divertente cambio di ritmo sia un gradito ritorno a una sottotrama più interessante, con Magma che va all’appuntamento con Mephisto preso alcuni mesi fa.
È un numero per irritare i puristi, dato che l’interpretazione di Abnett e Lanning di Mephisto non ha davvero molto in comune con quella di chiunque altro. Chiaramente procedono con l’idea che sia l’effettivo Satana, che tecnicamente non è la linea ufficiale, ma non è neppure così insolito. Ma lo stanno anche scrivendo come una personalità essenzialmente umana che vuole solo essere normale, il che è lontano mille miglia dalla solita versione del personaggio. Ma qui funziona, che è tutto quello che importa davvero (anche se bisogna dire che il numero fa riferimento a Journey into Mystery, in cui viene scritto in modo molto diverso). C’è un’idea particolarmente buona nel fatto che Mephisto stia in effetti sforzandosi molto per combattere la mortalità infantile. Dopo tutto, i neonati morti non hanno ancora avuto la possibilità di peccare, per cui hanno l’ingresso diretto per il paradiso...
L’idea qui sembra essere definirlo come un bizzarro interesse romantico per Amara, e costruire un triangolo con Roberto. Ovviamente questa è una trama ridicola, ma viene giocata bene per dare comicità a questo numero, e francamente almeno è qualcosa da fare per Amara. E con David Lopez alle matite, hanno un disegnatore che può realizzare il lavoro sui personaggi necessario per questo tipo di numero.
Tremendamente esagerato, e causa un po’ di mal di testa da continuity, ma in sé un vincitore.

New Mutants (Vol. III) # 38
Con questo numero inizia un nuovo arco, con Abnett e Lanning che decidono di rivisitare la morte di Cypher nel crossover di molto, molto tempo fa, nei tardi anni ottanta, “La Caduta dei Mutanti”. Cypher non è proprio stato lo stesso da quando è stato riportato in vita un paio di anni fa, quindi è abbastanza corretto che a un certo punto si debba tornare indietro e tracciare una linea sotto tutto ciò. Dopo tutto, è uno dei personaggi principali dell’albo, e quello dovrebbe essere uno degli eventi che hanno definito la sua storia. D’altra parte, è una storia che coinvolge Bird-Brain e gli Ani-Mates, non esattamente visti come un punto elevato della serie originale dei Nuovi Mutanti, e per quanto ne so inutilizzati da allora. Quella storia originale aveva dei disegni alquanto buoni di Bret Blevins, ma i personaggi non sono esattamente tra quelli che vorrei disperatamente rivedere.
E si scopre che Bird-Brain non appare nel numero quando rivisitano l’isola, ma principalmente in modo che possa star morendo di un terribile virus che è il fulcro principale della storia. Il miglior utilizzo per lui, devo dire. Questo consente ai riflettori di restare fermamente sul gruppo, che è molto più interessante. I disegni di Leandro Fernandez sono validi – disegna un Warlock decente, cosa per cui molti altri fanno fatica, e rende bene le scene dei personaggi. Considerati i personaggi con cui devono lavorare – ed è una storia che in qualche modo andava fatta a un certo punto se si doveva continuare a usare Cypher – gli autori hanno fatto un lavoro decente qui.


Uncanny X-Force # 20
Prima parte di “Otherworld”, in cui i Captain Britain Corps processano Fantomex per... be’, ufficialmente per aver ucciso Apocaisse, sembra, anche se non sono del tutto sicuro del perché sia nella loro giurisdizione. Presumibilmente si suppone che ci sia un morivo ulteriore, e la storia vi fa debitamente accenno affermando che Fantomex è apparentemente unico del nostro mondo, cosa che lo rende un po’ sgradevole per i Corps che proteggono il multiverso. Personaggi singoli non dovrebbero esistere, secondo loro.
(E sì, so che potreste indicare un mucchio di storie che affermano che la linea temporale non funziona in quel modo. Ma la realtà è che la continuity Marvel in merito alla natura delle linee temporali alternative è una tale confusione che sono ben oltre il preoccuparmene. Fintantoché X-Force è coerente internamente – e lo è – non mi preoccupo più di tanto se contraddice l’interpretazione di Mark Gruenwald di Stan Lee.)
Intanto, Altromondo è sotto attacco da nemici ignoti, perciò Capitan Bretagna tenta di riportare indietro Psylocke per dare una mano. Come parte di questo si offre di disfare praticamente tutto quello che è accaduto al personaggio fin da quando è entrato nel cast degli X-Men, tipo riportarla nel suo vero corpo. Ho il sospetto che, perché questo funzioni davvero, si debba avere una conoscenza aggiornata della continuità di Psylocke – o almeno di quale pasticcio sia – ma l’idea di base di offrirle un riavvio, in particolare subito dopo quello di Angelo, sembra intelligente.
Di sicuro c’è un cambiamento di stile qui rispetto all’ultimo arco. Remender sembra cercare di fare eco alle storie di Capitan Bretagna di Chris Claremont e Alan Davis, cosa che rende un po’ stonato lo stile di disegno completamente diverso di Greg Tocchini. Di per sé è piuttosto buono, solo che non sembra prendere spunto dale stesse fonti della storia. Comunque è probabilmente una buona mossa per X-Force fare qualcosa di un po’ più leggero dopo la lunga saga di Angelo Nero, che è stata grandiosa, ma a tratti un po’ cupa. Uno dei punti di forza dell’interpretazione del gruppo di Rick Remender è stata la sua volontà di mantenere un certo equilibrio in quell’area, e in questo numero abbiamo il nuovo membro Nightcrawler (dall’Era di Apocalisse) che compare come un moccioso piagnone che semmai necessità che la squadra segreta di omicidi degli X-Men lo tiri su di morale. Per i lettori che ricordano la miniserie di Warren Ellis X-Calibre, c’è anche una divertente gag ricorrente di Nightcrawler che tenta di usare la sua tecnica di decapitazione senza mai riuscire a farla funzionare.
Numero interessante; non sono del tutto certo che i vari stili al lavoro si siano combinati senza problemi, ma gli darò il tempo per convincermi.

Uncanny X-Force # 21
Seconda parte dell’arco “Otherworld”, e sono sempre meno sicuro della scelta di Greg Tocchini come disegnatore per quest’arco. In termini di storia, è piuttosto chiaro che Rick Remender sta omaggiando elementi di Excalibur e Capitan Bretagna. Abbiamo visto altre versioni di Capitan Bretagna andare in giro, abbiamo Psylocke che indossa il costume di Capitan Bretagna che ha avuto per circa due numeri di una serie uscita solo nel Regno Unito nei primi anni ottanta, abbiamo un cameo di Widget. Abbiamo anche commedia generale come la testa mozzata di Deadpool che continua a chiacchierare allegramente.
Tutto questo sembra chiedere a gran voce un disegnatore che ricordi lo stile più associate con quelle storie, vele a dire Alan Davis – linee pulite, colori primari. Invece abbiamo il lavoro molto sciolto, quasi abbozzato di Tocchini, che è spesso abbastanza attraente di per sé, ma non sembra per nulla adatto al materiale. A prescindere dalle sue differenze dal materiale originale, non sembra affatto a suo agio a cercare di disegnare qualcosa di umoristico. E ci sono punti in cui la narrazione viene davvero a mancare – la più ovvia una scena in cui la mutaforma Meggan appare in un corpo diverso e confonde tutti prima di tornare alla sua forma normale. Tocchini le fa cambiare forma tra una vignette e l’altra, cosicché tocca ai dialoghi spiegare la battuta. È un errore serio, e appare in una sequenza che sembra malamente affrettata già dall’inizio.
In quanto alla storia – be’, le parti in cui Psylocke tenta di soccorrere Fantomex dalla cancellazione retroattiva sono alquanto divertenti. Ci sono delle belle scene coi personaggi di Excalibur che reagiscono al Nightcrawler sostituto di X-Force. Ma l’esercito attaccante non funziona davvero. E il cliffhanger sembra piuttosto piatto, svelando un criminale che... presumo dovremmo riconoscere? Solo che non è così. Non ho idea di chi debba essere e sono confuso. Al momento, l’arco sembra un po’ imperfetto.

Uncanny X-Force # 22
Ciò che colpisce di più in questo numero è che i disegni di Greg Tocchini fanno un salto di qualità. Nei numeri precedenti dell’arco “Otherworld” erano abbozzati in modo allarmante. Ma stavolta tutto sembra migliore. Le cose che funzionavano nei numeri precedenti di sono ancora, ma tutto sembra più stabile, molto più definito, e infinitamente più leggibile. (Peccato che evidentemente non sia riuscito a trovare nessun riferimento all’aspetto di un avvocato del foro, ma ehi, è comunque un grosso miglioramento complessivamente.)
Il misterioso criminale della fine del numero scorso si rivela essere lo Skinless Man menzionato di sfuggita nella saga di Angelo Nero, e che ora appare dichiarando di avere un grottesco collegamento passato con Fantomex. Non sono del tutto sicuro di cosa ci faccia questo personaggio nella trama attuale; finora sembra essere stato infilato per caso in una trama a cui ovviamente non appartiene. Ma è un altro degli eccentrici design visivi che hanno funzionato bene per i criminali di questo albo, e a Fantomex farebbero comodo un paio di nemici propri.
Non sono del tutto sicuro dell’ultima pagina, che segue un cliffhanger orrendamente grottesco con tre pagine di scene generiche di combattimento che aggiungono ben poco alla scena. È uno strano anticlimax da appiccicare al numero, e non funziona affatto.


Uncanny X-Men (Vol. II) # 5
Gli albi X sembrano star riscoprendo la possibilità di passare elementi delle storie tra un albo e l’altro. Quindi questo arco vede gli X-Men investigare su Tabula Rasa, la strana bolla temporale di evoluzione parallela che è stata una divertente idea usa e getta nell’ultimo arco di X-Force, e ora diventa il fulcro di un arco. Con Emma che si sta ancora riprendendo (stranamente, la storia non chiarisce davvero se siano riusciti a riattaccarle il braccio), Psylocke prende di nuovo il suo posto in squadra, e devia la Squadra Estinzione per aiutarla a ripulire la confusione lasciata da X-Force. Non che abbia intenzione di dire loro come Tabula Rasa sia giunta lì. In modo molto carino, il numero evita di soffermarsi sul coinvolgimento di Psylocke per gran parte della storia, fino a che Magneto (che sa già di X-Force) alla fine prende Psylocke da parte e le estorce una dovuta spiegazione. È un bel modo di trasformare una spiegazione in una scena drammatica, ma significa anche che i lettori di X-Force hanno la tensione di domandarsi se Psylocke spiegherà mai per bene le cose ai propri compagni di squadra.
Greg Land è tornado e... in effetti non è così male. Sì, ci sono alcune espressioni vuote, ci sono un po’ di face fatali e ghigni, e c’è una vignette malamente sbagliata con un orda di creature che volano verso un gruppo di persone che sembrano sparare in ogni direzione tranne quella giusta. Ma d’altra parte, racconta la storia abbastanza bene. Fa un lavoro piuttosto buono con lo strano aspetto della fauna di Tabula Rasa. (Il lavoro di Land migliora spesso quando non può fare troppo riferimento alle sue fonti fotografiche.) E una scena con Colosso e Magik che apprezzano la bellezza del panorama è davvero ben fatta.
Ci sono delle idee intelligenti sulla reazione delle persone dentro Tabula Rasa alla fine della bolla temporale, che dal loro punto di vista significa che il sole ha improvvisamente iniziato a correre in cielo in maniera davvero preoccupante. Al di là dell’essere una bella idea in sé, fa anche qualcosa del concetto di “bolla temporale” di Tabula Rasa, impedendogli di essere solo l’ennesimo panorama fantasy. Gillen gioca anche con l’idea facendo sì che i locali trattino i membri di X-Force come figure leggendarie del loro passato mitologico. Di solito sono i personaggi titolari a essere messi in una simile posizione in storie come questa, quindi mi chiedo dove la variazione del mandare eroi diversi per il seguito di porterà.
Nel complesso un numero decente, e anche se ho visto disegni migliori non è comunque il blocco traballante che temevo.

Uncanny X-Men (Vol. II) # 6
Questo è un fumetto di Greg Land, ma abbastanza stranamente è anche il secondo numero di fila degli Uncanny X-Men di Land a uscire assieme a un altro albo X molto più irritante dal punto di vista visivo. Certo, i suoi disegni sembrano eccessivamente aerografati, i suoi riferimenti fotografici finiscono per ottenere personaggi dai volti incoerenti, e le sue espressioni facciali spaziano troppo spesso tra finte e vacue. Ma per dargli quel che gli spetta, è raramente difficile seguire l’azione. E che sia per caso o per intenzione, l’arco “Tabula Rasa” gli impedisce anche di esagerare coi riferimenti fotografici, dato che il tutto si svolge in un mondo fantasy di creature dallo strano aspetto. Per cui anche se potrebbe essere molto meglio è del tutto leggibile.
Questo numero continua proseguendo le premesse della bolla temporale fino alla logica conclusione. Il criminale, si scopre, è uno degli ultimi sopravvissuti di una razza progredita che è stata spazzata via da una notte estremamente protratta. Le creature dell’acqua sono fuori di sé dal panico perché, per la prima volta, il fiume sta scorrendo. E così via. Ci vuole un po’ di buona volontà per credere che un simile piccolo ecosistema abbia potuto davvero sopravvivere per tutto questo tempo, ma la storia ha una buona opportunità di parlarne da subito.
La faccenda di Psylocke che tenta di offuscare il suo coinvolgimento nella creazione di Tabula Rasa passa piuttosto in secondo piano qui, con i riflettori che si spostano sulla popolazione locale, e un caro flashback vecchio stile sulle origini del cattivo. Personalmente avrei preferito più equilibrio in termini di focalizzazione sugli ospiti e sul cast regolare, ma ci sono idee interessanti ed è una valida storia da “mondo nascosto”.

Uncanny X-Men (Vol. II) # 7
Tersa parte della storia di Tabula Rasa, che porta al grande scontro con l’Uomo Immortale più rapidamente di quanto vi aspettereste. La storia di base è davvero abbastanza lineare – l’Uomo Immortale ha costruito un Aggeggio Pericoloso che riporterà in vita il suo popolo uccidendo chiunque altri. Gli X-Men e Savage devono fermarlo. Sono i dettagli che la fanno funzionare – entrambi i sopravvissuti degli Apex passano il numero a essere monumentalmente condiscendenti verso gli X-Men, e i dialoghi lo fanno trasparire perfettamente. (“Facciamola semplice. Io sarò ‘Apex Buono’ e il mio vecchio amico sarà ‘Apex Cattivo’. Ce la fate a capirlo?”)
I disegni di Land sono alquanto rattoppati in questo numero: c’è una pagina importante verso la fine che è virtualmente inintelligibile, apparentemente incapace di decider se sia una splash simbolica o meno, che finisce per avere una testa priva di corpo e fuori scala che fluttua in giro. E non ha davvero la sottigliezza di gestire i momenti comici, anche se fortunatamente l’umorismo sopravvive in gran parte. D0altra parte, mi piace il modo in cui disegna Danger che si trasforma in un’armatura improvvisata, completa di enorme faccia sul davanti.
È una storia strutturata in modo strano: da tutte le apparenze sembra che l’Uomo Immortale venga battuto in questo numero, lasciando gli X-Men ad affrontare una qualche minaccia più nebulosa per Tabula Rasa il mese prossimo. E le sottotrame con l’altra metà del gruppo vengono parcheggiate per l’intero numero. È un falso finale a pieno titolo, e a questo punto non sono del tutto certo del perché. Ma Gillen sa quello che sta facendo, quindi presumibilmente tutto diverrà chiaro nel numero 8.


Wolverine # 301
L’ultimo arco di Jason Aaron non sta funzionando per me. Ha terminato le sue trame principali e finora questa sembra più un esercizio per ammazzare il tempo che una coda. C’è gente che corre e combatte... ci sono ninja pazzi e roba della Yakuza... è tutto molto esagerato... vi siete fatti l’idea generale. Non è male e mette idee umoristiche sulla pagina con abbastanza energia, ma è davvero troppo leggero in un modo che non sembra giustificare così tanti numeri.
I disegni continuano a essere stranamente divisi tra Billy Tan e Steve Sanders, i cui stili sono molto diversi.
Mettere le etichette dei capitoli sulle rispettive pagine va bene, e copre le situazioni al meglio possibile, ma alla fine non maschera il fatto che lo stile di disegno cambia casualmente a metà di una scena in un modo che distrae abbastanza. E l’uso di Sabretooth è particolarmente strano. Dopo che la Marvel ha reso tanto importante il suo ritorno, questa è la sua prima trama importante – e già viene trattato come un volto tra la folla. Non capisco i ragionamenti dietro tutto questo.
Alla fine è tutto alquanto piatto. Alcune idee estemporanee sono divertenti, ma come storia non c’è davvero granché.

Wolverine and the X-Men # 5 (of 6)
Ah, stiamo rifacendo Viaggio Allucinante, a quanto pare. Kitty è stata infettata da microscopici alieni della Covata, ma fortunatamente la Bestia ha una macchina in giro per far sì che qualcuno se ne occupi. Sfortunatamente, quel qualcuno è Kid Gladiator. Intanto, Wolverine e Quentin Quire sono nello spazio a cercare di fare qualche soldo per mantenere aperta la scuola. E i conto bancari di Angelo sono stati congelati perchP, per qualche strana ragione, tutti pensano che sia pazzo.
Ci sono alcuni elementi ridicoli qui, ma come sempre l’albo riesce a cavarsela ugualmente. I disegni di Nick Bradshaw ottengono ancora il giusto equilibrio di cartoonesco e dettagliato per far funzionare i punti più ridicoli della trama, ed è bello vederlo usato per una storia che gioca sui suoi punti di forza. C’è un’incredibile quantità di cose che accadono in questo numero, sia in termini di trama che di dettagli di sfondo nei disegni – questo è il pendolo che finalmente oscilla nell’altra direzione dopo anni di “decompressione”, in un albo che sembra avere il piede permanentemente premuto sull’acceleratore, e riesce a gestire un enorme cast e una vasta gamma di trame.
Ci sono alcuni errori. Col senno di poi, il cliffhanger della gravidanza dello scorso numero era davvero una falsa pista, dato che la spiegazione data in questo numero non è affatto correlata. E anche se capisco che la sottotrama del Club Infernale debba continuare a procedere, non sono sicuro che funzioni far sì che complottino per far dichiarare Warren mentalmente incapace. È così evidentemente incapace che è difficile capire perché il Club possa aver bisogno di corrompere qualcuno. Svelare la copertura dovrebbe essere sufficiente a questo punto, e penso che in questo momento l’albo stia calcando troppo la mano. (Non preoccupatevi, perà. Sono sicuro che Warren tornerà presto normale, dato che la Marvel ha coscienziosamente rovinato questa trama includendolo nelle anteprime di Vendicatori vs X-Men.)
Comunque si tratta di piccolo problema in un numero complessivamente molto forte e adorabile da guardare.

Wolverine and the X-Men # 6 (of 6)
Wolverine e Quentin Quire vanno nella Las Vegas dello spazio esterno per vincere dei soldi per finanziare la scuola, mentre tutti gli altri fanno un Viaggio Allucinante con Kitty – non per salvarla ma per cercare di recuperare l’inutile Kid Gladiator. Oh, e mentre loro sono altrimenti occupati, un altro alieno pazzo attacca la scuola. Quindi – già, essenzialmente un numero con tutte e tre le trame che avanzano, davvero.
I disegni di Nick Bradshaw continuano a coplire, soprattutto le scene del casino dove può scatenarsi. Si sta ovviamente divertendo più che mai con quei pezzi, e si capisce il perché. L’effettivo contenuto delle scene del casinò è abbastanza standard – è praticamente un classico “uscire dal casinò con le vincite illecite” riposizionato nello spazio esterno. Ma è bello vedere l’albo che mostra un’ altro lato di Quentin oltre il sedicente rivoluzionario. In quanto a Kid Gladiator, resta essenzialmente una spalla comica monodimensionale, e se deve essere così prominente nella storia potrebbe aver bisogno di quella seconda dimensione.
In sostanza è una continuazione di ciò che c’era nel numero precedente. Bei disegni. Trame del tutto esagerate. Come ormai ci aspettiamo.

Wolverine and the X-Men: Alpha & Omega # 2 (of 4)
No, davvero, questo sta uscendo nella stessa settimana della testate padre. La Programmazione Marvel, signore e signori.
Le mie principali reserve sul primo numero della serie di Brian Wood riguardavano il fatto che il panorama psichico del “Costrutto” di Quentin Quire non fosse disperatamente interessante di per sé, e (dato che sapevamo che fosse solo un’illusione) non ci fosse niente di ovvio a rischio. Fortunatamente, questo numero passa rapidamente oltre quel problema. Wolverine e Hisako hanno capito che qualcosa non va, anche se non sono del tutto sicuri di cosa. Intanto, Quentin ha a sua volta un problema: dopo aver impulsivamente trascinato due degli X-Men nel suo panorama psichico, cosa dovrebbe farne di loro adesso? Prima o poi dovrà dormire. E quello potrebbe essere un problema.
Tutto questo significa che c’è meno enfasi sul Costrutto come interessante di per sé e più sulla battaglia di volontà tra Wolverine e Quentin. Infatti, la battuta centrale del numero è che nessuno è colpito dal Costrutto quanto Quentin. I suoi tentativi di spiegare i suoi tremendi risultati a Bling e Mercury ricevono un educato disinteresse e un vago stupore rispettivamente. Ancora una volta, il suo grande gesto di ribellione non è stato apprezzato. (Tutto ciò è magistralmente disegnato da Roland Boschi, che realizza le sequenze di Westchester.)
La pagina di riassunto, incidentalmente, suggerisce che il Costrutto si suppone sia stato “messo assieme con pezzi e frammenti dei videogame e film preferiti [di Quentin]”, e non sono sicuro che questo emerga chiaramente come si pensa. È ovvio che derivi da qualche parte, ma non colgo l’elemento di collage che dovrebbe esserci secondo il riassunto. E ci sono altre parti che non hanno del tutto senso. Capisco che tutti possano pensare che Wolverine è fuori a fare cose da Wolverine, ma nessuno si accorge dell’assenza di Corazza? E dopo essere fuggiti dal granaio alla fine del numero 1, perché Wolverine se ne sta in attesa per un giorno intero prima di cercare di entrare nell’edificio e attaccare Quentin?
Ma è comunque definitivamente un miglioramento rispetto al numero 1, semplicemente perché i riflettori sono maggiormente sulle parti che funzionano.


X-Club # 3 (of 3)
Be’, parlando di gettare via un cliffhanger. Nell’ultimo numero, il Dr Nemesis era in fondo all’oceano quando il suo tubo dell’aria è stato tagliato! Come riuscirà a tornare in superficie? Be’, uh, ci tornerà e basta. Cielo se è debole.
A parte questo, questo numero è essenzialmente una questione di tenere i piatti in movimento. Madison ha ancora problemi ma riesce a entrare in contatto con un’intelligenza artificiale. Danger scopre perché sta agendo in maniera così strana. Il Dr Nemesis is si sta ancora infiltrando nella base dei cattivi. E Kavita è quella col buon senso. Essenzialmente è altro di quel che già c’era, e non c’è molto altro da dire in merito.


X-Factor # 231
La terza parte di “They Keep Killing Madrox” torna a Madrox mentre si fa strada rimbalzando tra i mondi alternative. Stavolta si tratta di un mondo in cui l’M-Day ha spazzato via gran parte dei normali umani, e le Sentinelle che proteggono i sopravvissuti sono tutte versioni giganti di Iron Man. Abbiamo in qualche modo una spiegazione di cosa stia accadendo a Madrox – più o meno – ma per lo più il numero riguarda un conflitto non risolto tra versioni alternative di Capitan America e Iron Man.
La menzionata spiegazione è che i mondi paralleli si stanno sovrapponendo e Madrox, per qualche motive, ne sta avendo “un’anteprima”. E Mr. Tryp sa tutto della cosa ma non ne è responsabile. Ed è più o meno tutto l’avanzamento di trama che c’è in questo numero, a meno che i dettagli di questa Terra parallela non finiscano per essere significativi in qualche modo. Posso solo presumere che lo siano, dato che non riesco a immaginare che Peter David sprecherebbe tanto spazio per essi se non fosse in preparazione di qualcosa, ma al momento non è evidente come o perché potrebbero rivelarsi tali.
Anche supponendo che si scoprano essere in effetti vitali per le storie future, non è uno dei numeri più forti della serie. Iron Man come difensore vagamente sospetto degli umani rimasti funziona abbastanza, ma Capitan America come Deathlok psicotico appare un po’ arbitrario, e non particolarmente interessante di per sé. Ma David scrive sempre dialoghi acuti, e la disegnatrice Emanuela Lupacchino fa un valido lavoro con la riprogettazione dei personaggi e la scala delle enormi armature di Iron Man.

X-Factor # 232
Ultima parte di “They Keep Killing Madrox”, che si svela essere essenzialmente una preparazione per storie future. Taglierò corto: la conclusion è che Madrox viene rimandato a casa, ma i criminali dei tre mondi che ha visitato vengono trascinati lì con lui. Quindi abbiamo avuto tre numeri di introduzione per questi criminali, e questa è essenzialmente tutta la storia.
In questo numero, Madrox combatte una versione di Dormammu, che è all’incirca come tutte le alter versioni di Dormammu, salvo che sta possedendo il corpo del Dr Strange. Non sono certo che ci serva davvero un intero numero per questo. Viene fuori come una battaglia Dr Strange/Dormammu piuttosto generico con un pizzico di possessione, e non capisco davvero cosa dovrei trarne a parte “sì, be’, è un Dormammu, giusto.”
Vero, le pagine con l’effettivo ritorno di Madrox al mondo reale sono fatte molto bene, e funzionano. A parte quelle... è un terzo numero di introduzione senza molto che accada in sé, e non c’è davvero molto altro che io possa dire.


X-Men (Vol. II) # 24
E torniamo alla trama dei vampire. Questo è essenzialmente un numero coi Perdonati che tentano di deprogrammare Jubilee. Se vi state sforzando per ricordarvi chi siano i perdonati, be’, non siete i soli: sono un gruppo di vampiri che non attaccano gli umani e sono apparsi per la prima volta nei più oscuri anfratti del crossover Fear Itself. Presumibilmente fungono da ospiti di questo arco. Ce ne sono molti. Hanno nomi come Quickshot e Nighteyes. E sono più o meno interessanti come questo li fa apparire.
Per essere corretti con Victor Gischler, sta cercando di realizzare una trama a lungo termine con Jubilee nel contest di un albo di team-up, ed è una cosa complicata da fare. L’idea sembra essere arrivare a un punto in cui Jubilee non senta più lo stimolo di uccidere la gente e voglia andare Avanti con sangue animale, in modo da poter tornare a vivere una vita relativamente normale (be’, una non vita). Il problema è che perché questo funzioni ci servirebbe la sensazione che lei sia davvero stata fuori controllo prima. E invece la soluzione degli X-Men di darle il sangue di Wolverine sembra aver funzionato piuttosto bene. L’albo non ha mai neppure segnalato alcun problema derivante dal fatto che Wolverine se la sia lasciata dietro su Utopia. Per cui l’impressione generale è che si tratti di un numero dedicato a risolvere un problema che la maggioranza dei lettori riteneva già risolto. Di conseguenza fa un po’ cilecca.

X-Men (Vol. II) # 25
Gli X-Men rintracciano Jubilee e combattono Perdonati . Poi arrivano degli altri cattivi alla fine in modo che gli X-Men e i Perdonati possano allearsi nel prossimo numero.
Le cose stanno così. Non ho problemi per il fatto che Victor Gischler usi questo albo per spingere i suoi nuovi personaggi. In effetti, per quel che vale, sono a favore di questa cosa. Preferirei vedere nuovi personaggi inseriti che quelli vecchi mantenuti in scena a lungo dopo aver esaurito la loro utilità. Questi personaggi devono essere spinti parecchio per diventare noti. Va bene.
Il problema coi Perdonati è molto più fondamentale – la premessa non è abbastanza forte. Sono un gruppo di vampiri che si sono sbarazzati della dipendenza dal sangue umano e ora sono vampiri buoni. Va bene. E...?
Forse sono solo avverso a questa storia. Ma per essere del tutto onesto, non solo non trovo niente di interessante nei Perdonati, non capisco neanche cosa si ritenga che debba essere interessante nei Perdonati. Di sicuro non vedo un aggancio in nessuno dei singoli membri. Capisco che abbiamo un ruolo nel far avanzare la storia di Jubilee, ma è solo un passo necessario verso l’obiettivo. Non significa che voglia leggere di loro per un intero arco.


X-Men: Legacy # 261
Seguendo il suo numero Punto Uno di un paio di settimane fa, Christos Gage avvia la sua gestione vera e propria facendo iniziare una storia di Exodus. Con cinque albi al mese da riempire, e l’M-Day a mettere un limite alla creazione di nuovi criminali mutanti, è comprensibile che gli scrittori si ritrovino a scorrere le liste dei mutanti sopravvissuti per vedere chi potrebbe valere la pena usare. Ma Exodus è una specie di sfida. Per some è stato concepito originariamente, è un fanatico che vedeva l’ascesa del genere mutante come una sorta di chiamata quasi religiosa. Non si adatta prontamente a un universo Marvel post -M-Day, tranne forse come qualcuno che cerca di invertirlo.
Mike Carey si era occupato del problema nel primo arco di Legacy facendo dire dal Professor X e Exodus e ai suoi seguaci rimasti che erano davvero le reliquie di un’era trascorsa e che avrebbero dovuto semplicemente gettare la spugna. Adottando la politica degli albi X, Xavier aveva asserito che con così pochi mutanti rimasti era semplicemente inutile per loro fare altro a parte restare assieme.
Christos Gage segue questa logica. Da fanatico nato qual è, Exodus si è ora totalmente convinto che Xavier avesse ragione – cosa da cui deriva che lo scisma è una catastrofe che deve essere invertita a tutti i costi. Con la forza, se necessario. O solo togliendo di mezzo le persone ostinate. È un punto di vista potenzialmente interessante, anche se sembra portare ad avere i due gruppi di X-Men che appaiono assieme, e avrei aspettato un altro po’ per questo. È comunque un buon uso di Exodus, che prosegue in modo molto naturale la sua ultima apparizione.
Non mi convince altrettanto il modo in cui la storia usa gli studenti. Kid Gladiator è un personaggio comico talmente sopra le righe che sembra un po’ fuori posto in quest’albo. E anche se mi piace l’idea che i ragazzi decidano che Blindfold è un qualche genere di maledizione che dovrebbe essere evitata, di sicuro il sempre ragionevole Anole è il personaggio sbagliato per una cosa simile. In termini generali, in effetti, Gage non ha colto bene il personaggio di Blindfold. Molto di quello che lei dice in questo numero è una spiegazione alquanto diretta con qualche tic vocale buttato dentro.
Ma queste sono sottotrame, e la storia principale funziona bene. David Baldeon è un buon disegnatore di supereroi, e sta dando un po’ di vita agli studenti di sfondo, cosa importante in un albo come questo. Nel complesso un buon inizio per il primo arco di Gage.

X-Men: Legacy # 262
Exodus parte alla carica per illustrare a Ciclope l’errore dei suo metodi (permanentemente), e il gruppo di Wolverine parte all’inseguimento. In particolare, Wolverine è piuttosto deciso a fermare Exodus da solo piuttosto che avvisare il tipo a cui non parla più. Wolverine ne viene davvero fuori un po’ come un bambino. Forse è deliberato, dopo tutto è principalmente l’albo di Rogue, e va bene mettere lui nel ruolo del maschio alfa accecato dal testosterone in questo contesto, perché è qualcosa contro cui lei possa lottare. Comunque è forse un po’ eccessivo.
A parte questo, è un numero abbastanza solido. Abbiamo un altro lungo scontro con Exodus, a cui viene data un po’ più di profondità da Rogue e Wolverine che litigano ai margini. Il disegnatore David Baldeon realizza un buon vecchio numero d’azione molto bene. E lo scrittore Christos Gage ha una soluzione piuttosto valida al problema di mantenere separate i due gruppi di X-Men. È troppo presto perché inizino ad allearsi di nuovo, ma la trama richiede chiaramente che qualcuno chieda aiuto a Utopia. La soluzione è incredibilmente ovvia quando la si vede – non sono gli X-Men che rispondono alla chiamata ma Generation Hope. Il che significa che il gruppo di Wolverine ha appena messo i ragazzi in prima linea. Oops. È una bella svolta ed è ben gestita.

Edited by The Lawyer - 17/3/2012, 16:45
view post Posted: 17/3/2012, 16:06 Marvel Mutant Titles - X-Men World 2.5.1 - Una Fenice che non vuole morire

X-PREVIEWS
MARVEL MUTANT TITLES
In Uscita il 21.03.2012


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In Questo Numero
- Avengers: X-Sanction # 4 (of 4)
- Deadpool (Vol. III) # 52
- Generation Hope # 17
- New Mutants (Vol. III) # 39
- Uncanny X-Men (Vol. II) # 9
- Wolverine # 303






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Avengers: X-Sanction # 4 (of 4)

CITAZIONE
STORY BY: Jeph Loeb
ART BY: Ed McGuinness, Dexter Vines
COVER BY: Ed McGuinness, Leinil Francis Yu, Steve Skroce

As the final hours tick down, Cable must take down a berserker Wolverine and a wisecrackin' Web-Head to ensure a deadly future does not come to pass!

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Deadpool #52

CITAZIONE
STORY BY: Daniel Way
ART BY: Ale Garza, Sean Parsons
COVER BY: Dave Johnson

• ’Pool’s Epic “Dead” Storyline Continues!
• Deadpool Wants To Die…Can He Make It Happen?
• Will X-Force Stop Him…Or Pull The Trigger?

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Generation Hope # 17

CITAZIONE
STORY BY: James Asmus
ART BY: Takeshi Miyazawa
COLORS BY: Jim Charalampidis
LETTERS BY: Dave Sharpe
COVER BY: Salvador Espin, Jim Charalampidis

• The Mutiny Continues, As The Lights Rebel Against Their Leader!
•Kenji Vs. Hope For The Final Fate Of The Lights!

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New Mutants (Vol. III) # 39

CITAZIONE
STORY BY: Dan Abnett, Andy Lanning
ART BY: Leandro Fernandez
COLORS BY: Val Staples
LETTERS BY: VC - Joe Caramagna
COVER BY: Kris Anka

• Trapped On An Island Consumed By A Super Virus, The New Mutants Fall One By One To The Monstrous Infection...And Begin To Change.
• Can Warlock Keep The Virus In Check, Even If It Means Going Against His Friends?

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Uncanny X-Men (Vol. II) # 9

CITAZIONE
STORY BY: Kieron Gillen
ART BY: Carlos Pacheco
COVER BY: Carlos Pacheco

Prison break! Featuring the Avengers!

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Wolverine # 303

CITAZIONE
STORY BY: Jason Aaron
ART BY: Billy Tan, Steven Sanders, Paco Diaz
COLORS BY: Matt Milla, Sotocolor, Jim Charalampidis, [more...]
LETTERS BY: Chris Eliopoulos
COVER BY: Brandon Peterson

• Logan, Yukio And Amiko Invade The Secret Cave Headquarters Of The Hand To Save The Silver Samurai
• The Big Finale Of The Hand/Yakuza War!
• The Puppetmaster Is Finally Revealed
• This Ending Will Forever Change The Landscape For Wolverine In Japan.

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view post Posted: 15/3/2012, 15:18 Back To The X-Treme - X-Men World 2.5.1 - Una Fenice che non vuole morire

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Questa sembra essere invece una sorpresa.
La Marvel ha appena annunciato cone a Luglio 2012 vi sarà un'altro evento, o un'altra serie legata agli X-Men (come se non ne avessimo abbastanza, vabbè ....) ... e la novità è il riferimento .....


Pare infatti che vedremo un X-TREME X-MEN (Vol.II).

Ebbene sì, pare che la Marvel abbia rispolverato il monicker di una ottima serie sviluppatasi tra il 2001 ed il 2004 gestita da Chris Claremont e Salvador Larroca (prima) ed Igor Kordey (dopo), e prima del CCL Third Run su Uncanny X-Men, parallelo al lancio di Astonishing X-Men (Vol. III), in cui un gruppo Scissionista di X-Men vagava per il mondo, mentre era in corso la Rivoluzione di Grant Morrison.
La serie ha avuto anche alcuni vertici, tra cui il primo vero SCISMA della storia Mutante, ed altro ancora.

Ora sembra che ritorni ..... certo, pur nella nostra illusione, sognamo che ci sia la doppia sorpresa della presenza di Chirs Claremont su questa nuova serie.

Intanto, in attesa dei chiarimenti che vi saranno il 17.03.2012, eccovi il Teaser.


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Fonte: C.B.R. + Newsarama.Com

Edited by The Lawyer - 21/3/2012, 17:35
view post Posted: 10/3/2012, 15:16 Marvel Mutant Titles - X-Men World 2.5.1 - Una Fenice che non vuole morire

X-PREVIEWS
MARVEL MUTANT TITLES
In Uscita il 14.03.2012


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In Questo Numero
- Daken: Dark Wolverine # 22
- Ultimate Comics: X-Men # 9
- Wolverine & the X-Men # 7
- X-23 (Vol. II) # 21
- X-Men Legacy # 263




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Daken: Dark Wolverine # 22

CITAZIONE
STORY BY: Rob Williams
ART BY: Matteo Buffagni, Andrea Mutti, Riley Rossmo
COLORS BY: Dan Brown, Rachelle Rosenberg, Riley Rossmo
LETTERS BY: VC - Cory Petit
COVER BY: Giuseppe Camuncoli, Frank Martin

• Daken’s Terminal Disease Is In Its Final Stages. What Choices Will He Makes When Finally Faced With Death? Will He Die Here And What Will His Final Actions Be?

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Ultimate Comics: X-Men # 9

CITAZIONE
STORY BY: Nick Spencer
ART BY: Paco Medina, Juan Vlasco
COLORS BY: Marte Gracia
LETTERS BY: VC - Joe Sabino
COVER BY: Kaare Andrews

• Welcome To Camp Angel, The Government’s Mutant Solution.
• What Secrets About The Future Of The Ultimate Universe Does Colossus Hold?
• Storm And The Other Inmates Must Decide What Action To Take When The Truth About The Government’s Involvement In The Creation Of Mutants Goes Public – And Their Choice Could Lead To Deadly Repercussions.

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Wolverine & the X-Men # 7

CITAZIONE
STORY BY: Jason Aaron
ART BY: Nick Bradshaw
COVER BY: Nick Bradshaw

A pregnant Kitty Pryde, Broo the Broodling, and an army of BAMFS Vs. a new, Alien Foe! Beast, Iceman, & Rachel Grey shrink down inside their friend to deal with her condition! Meanwhile, Wolverine deals with a problem you never thought he'd face.

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X-23 (Vol. II) # 21

CITAZIONE
STORY BY: Marjorie Liu
ART BY: Phil Noto
LETTERS BY: VC - Cory Petit
COVER BY: Kalman Andrasofszky

Series Finale!
• X-23’S Globehopping Journey Comes To A Close.
• After All This Time Spent Choosing Who She Will Be, Will She Permanently Choose A Team As Well?

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X-Men Legacy # 263

CITAZIONE
STORY BY: Christos Gage
ART BY: David Baldeon, Jordi Tarragona
COLORS BY: Sonia Oback
LETTERS BY: VC - Cory Petit
COVER BY: Mark Brooks

• The Final Chapter In The Story Featuring Classic X-Villain Exodus.
• Wolverine’s X-Men Are Joined In Battle By Cyclops’ Young X-Men Recruits…To Disastrous Results!

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view post Posted: 9/3/2012, 15:30 Cullen's Claws - X-Men World 2.5.1 - Una Fenice che non vuole morire

X-INTERVIEW
CULLEN'S CLAWS
Intervista a Cullen Bunn




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In un mondo di eroi, cattivi e tutto ciò che c’è in mezzo, Wolverine è un tipo a sé stante. E non tutti sono capaci di incrociare il percorso della serie personale di Logan, ma lo scrittore Cullen Bunn lo sta facendo, dato che prende il posto di Jason Aaron a partire dal numero 304 di Wolverine, ad Aprile 2012.
È strano non scrivere più di Wolverine dopo averlo fatto per così tanti anni” ha detto Aaron “ma se c’è qualcuno che vorrei lo portasse avanti, Cullen è il primo della mia lista”.
Cullen è attualmente in fumetteria co-scrivendo Fear Itself: Battle Scars e Fear Itself: The Fearless, per non parlare della sua serie The Sixth Gun, ma questo nuovo incarico su Wolverine è senza subbio il più grande finora, e noi lo abbiamo raggiunto per scoprirne di più.

D: Prima di tutto, Cullen - che puoi dirci riguardo i tuoi piani per la tua run su Wolverine?
Cullen Bunn:
Se dovessi pensare a cosa ho pianificato in termini di immagini, mi vengono in mente alcune cose: Wolverine che si muove di soppiatto per i corridoi di un istituto di igiene mentale abbandonato… che parla ad un morto… che combatte per la sua vita contro orrori umani e inumani nel cortile di una vecchia villa cadente… che si ritrova le budella strappate via e sparse per una foresta… che incontra un detective di 150 anni… che combatte contro degli ibridi alieni al fianco della figlia di un famoso cacciatore di mostri… che scala un castello con gli artigli… Ho un sacco di avventure d’azione e ad alto tasso d’avventura pianificate, ma sono anche eccitato all’idea di esplorare Wolverine come personaggio. Ha una storia lunga e insolita, e tutto ciò che gli è successo ha contribuito a plasmarlo com’è ora… o come pensa di essere ora. A volte, quando la tua storia ti si ritorce contro, può capovolgere tutto ciò che pensi di sapere.

D: Quando si parla di Wolverine, quali sono le arc/i numeri/ le run che più sono significative per comprendere come tu vedi il personaggio?
CB:
Ci sono molte storie che influenzano il mio approccio a Wolverine. La run di Jason Aaron ha avuto una grande influenza per me, perché ho amato il modo in cui ha reso Wolverine, che è un personaggio che può essere molto radicato, e gli ha fatto attraversare delle avventure davvero selvagge rimanendo sempre fedele al personaggio. Pensando a quando per la prima volta ho notato Wolverine, è stato durante “Giorni di un futuro passato” su Uncanny X-Men. E di nuovo, qualche ano dopo, mi sono davvero appassionato alla storia dei Reavers, quando Wolverine è stato pestato a sangue e ha dovuto sopportare tanto dolore e sofferenza.

D: Ho parlato con Jason Aaron a inizio settimana, e ha accennato di aver parlato con te in varie occasioni di Wolverine. Puoi dirci di queste conversazioni?
CB:
Alcune di queste conversazioni risalgono a mesi fa. Il finale di Jason per Wolverine è stato in preparazione per un po’, e mi ha tenuto informato su dove le cose andavano a parare, dove si sarebbe trovato Wolverine una volta che fosse stato scritto l’ultimo numero della serie, e quali personaggi e “dettagli in sospeso” sarebbero stato disponibili perché li usassi come scrittore. Ho condiviso un sacco dei miei piani con Jason, dai sogni iniziali fino alla definizione delle mie prime arc. Parlare con Jason dei fumetti è divertentissimo, perché è ovvio che adora questo mezzo di comunicazione quanto me.

D: Com’è succedere a Jason quando lui ha avuto una run così lunga e ridefinente sulla testata?
CB:
Mette più che semplice soggezione. Le storie di Wolverine di Jason sono alcuni dei migliori fumetti in giro. Ha fatto cose davvero grandiose col personaggio. La pressione c’è, e io devo dare il meglio di me per la testata.

D: Sebbene non vogliamo spoilerare la fine della run si Aaron sul numero 304, puoi dirci se la tua run proseguirà alcune delle cose che lui ha iniziato?
CB:
Decisamente. La mia prima arc ha a che fare con alcuni personaggi che Jason ha introdotto durante il suo percorso su Wolverine. Se da una parte introdurrò nuovi elementi lungo la via, sarebbe negligente da parte mia se ignorassi il terreno fertile che Jason si è lasciato dietro. In questa arc ho preso alcuni elementi che lui ha creato e ho iniziato a costruire ed espanderli, e la storia risultante dovrebbe essere molto divertente. È importante dare la mia impronta scrivendo storie di Wolverine che solo io posso scrivere, ma voglio essere certo di onorarlo e costruire sulle meraviglie che ha fatto Jason.

D: Ad affiancarti su questa testata sarà l’artista Paul Pelletier, che ha lavorato con te su Fear Itself: The Fearless. Puoi illustrarci il suo contributo alla visione che vuoi dare?
CB:
Paul è un artista capace di fare scene tranquille interessanti a livello visivo con la stessa facilità con cui può fare scene folli e dense d’azione, favolose, da rimanere a bocca aperta. In Fear Itself: The Fearless, ha dovuto disegnare dai flashback sulla Seconda Guerra Mondiale, a giganteschi squali che esplodono nelle profondità del mare fino a imponenti battaglie apocalittiche. So che può dare vita a qualsiasi cosa io scriva. Non vedo l’ora che i lettori vedano cosa fa con Wolverine.

D: Passando al dietro-le-quinte, puoi dirci come sei approdato su questa testata - la tua prima testata regolare alla Marvel?
CB:
In realtà è il secondo che sia stato annunciato (il primo è Capitan America e Occhio di Falco), ma questo è stato il primo di cui si è parlato fin dai miei primi giorni alla Marvel. Devo molto a un paio di creatori Marvel - Jason Aaron e Shawn Crystal in particolare - che mi hanno supportato e hanno fatto finire alcuni miei progetti nelle mani giuste. L’idea che succedessi a Jason o lavorassi a stretto contatto con lui su un progetto è presto emersa. Quando finalmente siamo approdati all’idea che prendessi Wolverine, non avrei potuto essere più felice. Le storie degli X-Men e Wolverine giocano un ruolo chiave in ciò che sono come scrittore di fumetti.

D: E com’è collaborare con altri creatori Marvel, dato il ruolo di Wolverine in altre testate, da Wolverine & The X-Men a Uncanny X-Force e soprattutto Avengers vs X-Men?
CB:
Lavorare con creatori come Jason o Rick Remender è stato un vero piacere. Una delle cose che mi piacciono è quanto strettamente questi ragazzi lavorino insieme per coordinare ciò che accade nelle loro testate, dando alla storia una bella sensazione di coesione. È qualcosa che voglio decisamente continuare. È però un po’ una lama a doppio taglio. Da una parte ho delle anticipazioni su cosa gli altri creatori stiano pianificando, e davvero adoro l’aspetto del creare in collaborazione queste storie. D’altra parte, però, sono comunque un grande fan di queste testate, ma a volte le storie mi vengono spoilerate prima che arrivino in fumetteria. Nonostante tutto, però, avere la possibilità di giocare un ruolo nel raccontare queste storie è stato un sogno che ho inseguito per anni. Lavoro con persone che ammiro e rispetto. Non potrebbe essere meglio di così.

D: Ultima domanda, so che non puoi spoilerare il tuo primo numero, ma puoi anticiparci qualcosina del volume, come uno stralcio di dialogo?
CB:
Contrariamente a ciò che si pensa, io non ho dimenticato cosa sono. X-Man… Vendicatore… Studente… Insegnante… Eroe… Arma. Bilanciare tutti questi aspetti conflittuali della mia vita non è mai stato una passeggiata. Ma ora… Ora c’è sangue sulle mie mani… sangue che non ricordo di aver versato”.



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Fonte: Newsarama.Com
Traduzione: ArYUna
view post Posted: 8/3/2012, 18:40 Astonishing Wedding - X-Men World 2.5.1 - Una Fenice che non vuole morire

X-NEWS
ASTONISHING WEDDING
X-Rumour



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In un fouilleton classico o in una soap opera, cosa funziona da sempre di più?
Una Morte .....
Una Resurrezione ....
.... ma anche (se non soprattutto) una bella Love Story, magari tormentata e che si comclude con un bel ......

MATRIMONIO!!!

.... e la Marvel, sempre attenta a mantenere questi "interessantissimi" meccanismi narrativi, dopo avere (abu)sato più volte dell'espediente della Morte, della Resurrezione, della divisione etc .... ora riprende in mano questo espediente narrativo.

La Marvel ha appena diffuso un teaser che prevede per Giugno 2012 una replica del Matrimonio Mutante del Secolo, ovvero quello celebrato su X-Men (Vol. I) tra Scott Summers/Ciclope e Jean Grey/Marvel Girl-Fenice.

Tale nuovo matrimonio sarà celebrato su Astonishing X-Men (Vol. III) attualmente sotto le mani di Marjorie Liu & Mike Perkins e ... ovviamente pra è caccia ai candidati: si è parlato di Gambit & Rogue, ma anche di Uomo Ghiaccio & Cecilia Reyes e .... magari la sorpresa tra Northstar ed il suo boyfriend Kyle, viste le recenti dichiarazioni di Marjorie Liu .... ed in fondo viste tutte le metafore che la figura del Mutante presenta, non sarebbe troppo strana, soprattutto dopo un decennio passato di outings.

Che dire quindi .... segnatevi la data e .... eccovi il Teaser, in attesa dei sicuri nuovi aggiornamenti che la Marvel diffonderà:

CITAZIONE
ASTONISHING X-MEN (Vol. III) # 51
Written by MARJORIE LIU
Pencils by MIKE PERKINS
Cover by DUSTIN WEAVER

ON SALE JUNE 2012

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Fonte: Newsarama.com


view post Posted: 7/3/2012, 18:43 Exiled DnA - X-Men World 2.5.1 - Una Fenice che non vuole morire

X-INTERVIEW
EXILED DnA
Intervista a Dan Abnett & Andy Lanning




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Sin dal grande Scisma degli X-Men, I Nuovi Mutanti hanno ricoperto un ruolo molto interessante nell’ X-Universe: sono la squadra addetta ai "conti in sospeso" – e gli X-Men sono fortunati ad averli! Pensateci su: la maggior parte delle avventure, nei fumetti, termina con il villain che sparisce misteriosamente, o con un’altra forma di "Continua…" Non sarebbe pratico (e intelligente) che ogni super-squadra avesse un gruppo che si occupi di potenziali problemi?

Ovviamente, i "cercatori di soluzioni" che stanno alle spalle della serie dei "Nuovi Mutanti" concordano. È per questo che gli autori Dan Abnett e Andy Lanning (affettuosamente noti come DnA) lavorano sodo per creare storie complesse che vi stupiranno (e so che ci stanno riuscendo perché ho ricevuto molte email questa settimana in tal senso).
Per cui vediamo quali altri tipi di divertimento ho pronti per il duo.

D: Sunspot è attualmente il mio Nuovo Mutante preferito dalla partenza di Cannonball (si, una piccola parte di me è morta quando se n’è andato). Ad ogni modo, Bobby ha dei poteri complicati. A volte sembra che gli autori pensino che abbia solo la super-forza. Mi chiedo se potremo vedere dimostrazioni coerenti dei suoi fantastici poteri. Oltre alla super-forza, può volare, possiede la termocinesi (che gli permette di variare la temperatura), la fotocinesi, e i suoi colpi energetici al plasma oscuro, che credo gli abbiamo visto usare contro Sugar Man. Potremo finalmente vedere Bobby raggiungere il suo potenziale, e utilizzare I suoi grandi poteri?
Dan Abnett:
Tanto per cominciare, Cannonball non se n’è andato, si sta solo riposando. Stiamo esplorando alcuni aspetti dei poteri di Sunspot (come avrai modo di vedere nel prossimo story arc), e concordo sul fatto che presentano numerosi aspetti da analizzare. Questo vale per tutti i personaggi, in realtà; Amara, per esempio. Ci sono delle cose molto interessanti là. Quindi, la risposta è si, in quanto ci stiamo arrivando.
Andy Lanning: Assolutamente si, per quanto possibile stiamo cercando di mettere in evidenza I membri individuali del team attraverso le storie, il che comprende mostrare e sviluppare i loro poteri in modi interessanti. Uno di cui siamo rimasti recentemente soddisfatti è Blink che teletrasporta il Blackbird mentre sta per schiantarsi. David Lopez ha reso la scena fantastica, ed è qualcosa che fino ad ora non le avevamo mai visto fare. Se riusciamo a fare questo per ogni membro della squadra, allora stiamo facendo bene il nostro lavoro.

D: Dani riavrà mai I suoi poteri? So che è fantastica come già è, ma Rictor ha riavuto i suoi in "X-Factor," e così mi chiedo se vedremo mai arrivare il turno di Dani?
Abnett: Tutto è possibile, ma Dani è talmente forte senza. È davvero esperta. Credo che questo la renda un personaggio femminile unico del Marvel Universe – guida un X-team senza poteri.
Lanning:
Dani rappresenta davvero una sfida interessante, per me come autore; ci stiamo divertendo a renderla una leader assertiva. Anche la sua mancanza di poteri, l’ha fatta davvero emergere ed è una grande dinamica, in un team talmente pieno di poteri esotici, avere un’umana "normale" che comanda e non demorde (un po’ come quando Cap guida i Vendicatori).

D: I Nuovi Mutanti giocheranno un ruolo di "Avengers vs. X-Men?" Se si, in che misura? Possiamo aspettarci altri eroi e villain del Marvel Universe facciano la loro comparsa in "Nuovi Mutanti?"
Abnett:
Temo che non possiamo ancora parlarne.
Lanning: Quello che ha detto, o non ha detto, Dan.
(NOTA: DnA hanno risposto a queste domande prima della Marvel Press Conference Call di Lunedì 13 Febbraio. Adesso conosciamo alcuni di questi piani e pare che i Nuovi Mutanti verranno “Esiliati”)

D: La Forza Fenice è, per natura, cosmica, e poiché voi ragazzi siete gli esperti del lato cosmico, sapete in che modo questo fatto influenzerà gli eventi che si svolgeranno in AvX?
Abnett:
Di nuovo – scusa! No comment.
Lanning: Non possiamo nè confermare nè negare niente al riguardo!

D: Quale definireste come la sfida più grande per i Nuovi Mutanti? La loro direzione sembra un pò dispersiva negli ultimi tempi…
Abnett:
Davvero? Il loro obiettivo ci sembra molto serrato: chiudere I conti lasciati in sospeso dagli X-Men, trovando nel frattempo il loro posto nel mondo reale, da persone reali. È dispersivo questo?
Lanning: Non sono sicuro di poter concordare con te, gli è stata data una missione molto chiara da Ciclope e si sono persino messi in proprio, lasciando Utopia per stabilirsi a San Francisco, e pensiamo che questo faccia sì che la serie dei Nuovi Mutanti abbia un’atmosfera unica nella linea degli X-Men.

D: Potremo vedere i Nuovi Mutanti interagire con X-Factor nei prossimi tempi? Tra Rictor e Rahne, sembra che ci sia un bel potenziale per un crossover. Inoltre, credo che Darwin andrebbe d’accordo con loro.
Abnett:
Concordo, sarebbe bello da vedere.
Lanning: Croce e delizia delle X-Serie – così tante potenziali storie, così poco tempo!

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D: Con "Avengers vs. X-Men" in arrivo, la vostra squadra apparirà frequentemente, considerando che sono praticamente la squadra di pulizia di Scott e una versione più PR-friendly dell’X-Force di Logan?
Abnett:
Come prima cosa (di nuovo), per il momento no comment. Tenderei a dissentire sulla tua definizione, comunque. Sono più "PR-friendly" nel senso che cercano la soluzione migliore, piuttosto che quella violenta. E "squadra di pulizia" è troppo semplicistico. Credo che, assumendo un approccio personale alle istruzioni iniziali di Scott, si stanno dedicando più a soluzioni a lungo termine, a strategie per proteggere gli X-Men, la razza mutante e il mondo – soluzioni definitive, non temporanee. Non sono bidelli.
Lanning: Su questo concordo con Dan. Stiamo provando a dare alla serie "Nuovi Mutanti" un genere autonomo, restando al tempo stesso nel “recinto” degli X-Men. Uno dei grandi aspetti delle X-Serie è la varietà tra una serie e l’altra, e riteniamo che "Nuovi Mutanti" si sia scavato il proprio angolo tra i pesi massimi come "Astonishing" o "Uncanny," in cui a volte è divertente e spensierato, altre è oscuro e letale!

D: Se i Nuovi Mutanti dovessero affrontare una squadra di Vendicatori nell’imminente evento, potrebbe essere una battaglia all’insegna del "Nuovo", in cui vedremmo i Nuovi Vendicatori contro i Nuovi Mutanti?
Abnett:
Avrebbe magnificamente senso.
Lanning: Già, bella idea.

D: Dani Moonstar è diventata il fulcro come leader della squadra. Ora che Sam se n’è andato, lei rigetterà la posizione di Scott o inizierà a chiedersi se Sam abbia fatto bene ad abbandonare Utopia?
Abnett:
Nessuna delle due, in realtà. Dani ammira molto Scott, anche quando lui prende decisioni impopolari. Inoltre Sam è andato a Westchester per riprendersi perchè la struttura lo permetteva. È un pò diverso dall’"abbandonare" Utopia.
Lanning: Dani e I Nuovi Mutanti fanno parte del "Team Ciclope," anche se hanno deciso di lasciare Utopia per acquisire un po’ più di indipendenza. Dani crede fermamente in quello che Scott sta facendo, ma non ha paura di mettere in dubbio le sue decisioni, né di fare lei stessa scelte difficili. In questo, lei e Scott sono molto simili.

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D: Nate Grey è uno dei personaggi più potenti nei fumetti in genere. Credi che verrà considerate una potenza mutante al modo in cui I Vendicatori utilizzavano Sentry?
Abnett: Certo, se non fosse per il fatto che al momento ha dei poteri debolissimi, e che potrebbe non riaverli mai.
Lanning:
Nate sta lentamente recuperando i suoi poteri dopo il trauma sofferto per mano di Sugar Man. Volevamo depotenziarlo per un pò, in quanto questo ci ha aiutato a concentrarci sulla sua personalità, costringendoci ad usarlo in modi molto più interessanti, invece di fargli sconfiggere ogni minaccia con un potentissimo colpo telecinetico o cose così. Questo lo rende molto di più un giocatore di squadra e, si spera, dà ai lettori la possibilità di vederlo crescere e evolversi come personaggio.

D: Con Cable in "X-Sanction" chef a il necessario per salvare il future di Hope, il suo sentiero si incrocerà con quello di X-Man? Avete mai discusso di questo, perchè leggo entrambe le serie e Cable sembra non saperne nulla del ritorno di Nate …
Abnett:
Aspetta e vedrai. L’X-office non permette che simili congruenze passino inosservate.
Lanning: Confidiamo in Nick (Lowe). È onnisciente!

D: Infine…il lato cosmico! Hickman ha riportato in vita Freccia Nera e sta portando Avanti la sua Guerra cosmica guidata da Johnny Storm, che riguarda i Kree, gli Inumani, ecc. Hickman si è mai consultato con voi su degli spiragli che avevate lasciato aperti? Ci sono cose a cui vorreste ancora tornare?
Abnett:
Non lo ha fatto, ma certamente sembra aver rispettato la nostra continuity nel resuscitare Freccia Nera. Dopotutto non sono i “nostri” personaggi. Ci sono alcune cose che avremmo fatto diversamente, e di certo abbiamo le idee e la voglia di fare di più nell’area cosmica per la Marvel. La Marvel conosce il nostro indirizzo.
Lanning: Credo che sia ben accertato che adoriamo tutti gli elementi cosmici e ci siamo divertiti moltissimo a scrivere "Annihilation," "Nova" e i "Guardiani della Galassia." Salteremmo subito a bordo se avessimo la possibilità di fare di più.

D: Avete in programma di espandere il cast? Che ne dite di Skids, Boom-Boom, o Pixie? Credo anche che Cloak e Dagger ci starebbero a pennello, dal momento che la squadra dei Nuovi Mutanti non vive su Utopia e sono attualmente in città (il che dovrebbe alleviare le preoccupazioni di Cloak & Dagger). È solo che detesto che siano stati X-Men per così breve tempo…
Abnett:
Abbiamo pensato di ampliare, ma ci abbiamo messo un pò ad affinare il cast e per il momento esploriamo I personaggi che abbiamo, anche perchè c’è molto materiale con cui divertirsi. Un’altra cosa – sono ancora X-Men!
Lanning: Abbiamo scelto deliberatamente di restringere il cast, per permetterci di concentrarci ed esplorare i personaggi che abbiamo a disposizione, ma questo non vuol dire che non ci sia spazio per fare altre aggiunte, in futuro. C’è una marea di X-personaggi tra cui scegliere!

D: C’è qualche possibilità che Dani riottenga i suoi poteri di Valchiria? Leggere della Moonstar depotenziata è stato divertente, ma l’ho sempre trovata più interessante quando aveva i suoi poteri di Valchiria.
Abnett:
Come ho detto, forse. Ma mi piace com’è adesso.
Lanning: Per fare eco a Dan, alla situazione attuale ci stiamo divertendo con lei ma non escludiamo niente – ha dei legami forti con le Valchirie che non abbiamo ancora finito di esplorare!

D: So che non riguarda i Nuovi Mutanti, ma che qualche possibilità che voi due riportiate indietro "Nova" o "Guardiani della Galassia" nei prossimi tempi? Scriverete delle serie sull’area cosmica? Oppure state cercando di "ricaricare le batterie" per quanto riguarda quel genere?
Abnett:
Siamo pronti quando lo è la Marvel.
Lanning: C’è sempre spazio per alter avventure cosmiche!



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Fonte: C.B.R.
Traduzione: Hellion
view post Posted: 7/3/2012, 17:06 Marvel Mutant Titles - X-Men World 2.5.1 - Una Fenice che non vuole morire

X-PREVIEWS
MARVEL MUTANT TITLES
In Uscita il 07.03.2012


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In Questo Numero
- Age of Apocalypse # 1
- Wolverine # 302
- Wolverine and the X-Men: Alpha and Omega # 3 (of 5)
- X-Club # 4 (of 5)
- X-Men (Vol. II) # 26




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Age of Apocalypse # 1

CITAZIONE
STORY BY: Dave Lapham
ART BY: Roberto de la Torre
COVER BY: Humberto Ramos, Bryan Hitch

Spinning directly out of UNCANNY X-FORCE! The Amazing X-Men have lost and the evil Weapon X is more powerful than ever! But who are these heroes, these lowly mortal men and women, who step out from the shadows? Who are the X-Terminated?

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Wolverine # 302

CITAZIONE
STORY BY: Jason Aaron
ART BY: Billy Tan, Steven Sanders
COVER BY: Arthur Adams, Jerome Opeña

Logan, Yukio, and Amiko invade the secret cave headquarters of the Hand to save the Silver Samurai! The big finale of the Hand/Yakuza war is here!

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Wolverine and the X-Men: Alpha and Omega # 3 (of 5)

CITAZIONE
STORY BY: Brian Wood
ART BY: Mark Brooks, Roland Boschi
COVER BY: John Tyler Christopher

Quentin loses control over the construct as Logan's health further deteriorates! To regain command of his psychic videogame, Quentin must enter the construct as a player!

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X-Club # 4 (of 5)

CITAZIONE
STORY BY: Simon Spurrier
ART BY: Paul Davidson
COVER BY: Rodin Esquejo

The X-Club fights Nazis! With science!

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X-Men (Vol. II) # 26

CITAZIONE
STORY BY: Victor Gischler
ART BY: Jorge Molina
COVER BY: Jorge Molina

The X-Men fight to rescue Jubilee from the hands of her vampire brethren!

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view post Posted: 1/3/2012, 20:19 Uncanny X-Men (Vol. II) # 8 - X-Men World 2.5.1 - Una Fenice che non vuole morire

X-TRAILER
UNCANNY X-MEN (Vol. II) # 8
In Uscita il 15.02.2012



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Story by Kieron Gillen
Art by Greg Land, Jay Leisten
Cover by Greg Land


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617 replies since 4/4/2003