Cullen's Claws, Intervista a Cullen Bunn

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 9/3/2012, 15:30

PontifeX MaXimus del Sacro Culto di Chris Claremont & Grant Morrison

Group:
Administrator
Posts:
20,939

Status:


X-INTERVIEW
CULLEN'S CLAWS
Intervista a Cullen Bunn




w304cvcut





In un mondo di eroi, cattivi e tutto ciò che c’è in mezzo, Wolverine è un tipo a sé stante. E non tutti sono capaci di incrociare il percorso della serie personale di Logan, ma lo scrittore Cullen Bunn lo sta facendo, dato che prende il posto di Jason Aaron a partire dal numero 304 di Wolverine, ad Aprile 2012.
È strano non scrivere più di Wolverine dopo averlo fatto per così tanti anni” ha detto Aaron “ma se c’è qualcuno che vorrei lo portasse avanti, Cullen è il primo della mia lista”.
Cullen è attualmente in fumetteria co-scrivendo Fear Itself: Battle Scars e Fear Itself: The Fearless, per non parlare della sua serie The Sixth Gun, ma questo nuovo incarico su Wolverine è senza subbio il più grande finora, e noi lo abbiamo raggiunto per scoprirne di più.

D: Prima di tutto, Cullen - che puoi dirci riguardo i tuoi piani per la tua run su Wolverine?
Cullen Bunn:
Se dovessi pensare a cosa ho pianificato in termini di immagini, mi vengono in mente alcune cose: Wolverine che si muove di soppiatto per i corridoi di un istituto di igiene mentale abbandonato… che parla ad un morto… che combatte per la sua vita contro orrori umani e inumani nel cortile di una vecchia villa cadente… che si ritrova le budella strappate via e sparse per una foresta… che incontra un detective di 150 anni… che combatte contro degli ibridi alieni al fianco della figlia di un famoso cacciatore di mostri… che scala un castello con gli artigli… Ho un sacco di avventure d’azione e ad alto tasso d’avventura pianificate, ma sono anche eccitato all’idea di esplorare Wolverine come personaggio. Ha una storia lunga e insolita, e tutto ciò che gli è successo ha contribuito a plasmarlo com’è ora… o come pensa di essere ora. A volte, quando la tua storia ti si ritorce contro, può capovolgere tutto ciò che pensi di sapere.

D: Quando si parla di Wolverine, quali sono le arc/i numeri/ le run che più sono significative per comprendere come tu vedi il personaggio?
CB:
Ci sono molte storie che influenzano il mio approccio a Wolverine. La run di Jason Aaron ha avuto una grande influenza per me, perché ho amato il modo in cui ha reso Wolverine, che è un personaggio che può essere molto radicato, e gli ha fatto attraversare delle avventure davvero selvagge rimanendo sempre fedele al personaggio. Pensando a quando per la prima volta ho notato Wolverine, è stato durante “Giorni di un futuro passato” su Uncanny X-Men. E di nuovo, qualche ano dopo, mi sono davvero appassionato alla storia dei Reavers, quando Wolverine è stato pestato a sangue e ha dovuto sopportare tanto dolore e sofferenza.

D: Ho parlato con Jason Aaron a inizio settimana, e ha accennato di aver parlato con te in varie occasioni di Wolverine. Puoi dirci di queste conversazioni?
CB:
Alcune di queste conversazioni risalgono a mesi fa. Il finale di Jason per Wolverine è stato in preparazione per un po’, e mi ha tenuto informato su dove le cose andavano a parare, dove si sarebbe trovato Wolverine una volta che fosse stato scritto l’ultimo numero della serie, e quali personaggi e “dettagli in sospeso” sarebbero stato disponibili perché li usassi come scrittore. Ho condiviso un sacco dei miei piani con Jason, dai sogni iniziali fino alla definizione delle mie prime arc. Parlare con Jason dei fumetti è divertentissimo, perché è ovvio che adora questo mezzo di comunicazione quanto me.

D: Com’è succedere a Jason quando lui ha avuto una run così lunga e ridefinente sulla testata?
CB:
Mette più che semplice soggezione. Le storie di Wolverine di Jason sono alcuni dei migliori fumetti in giro. Ha fatto cose davvero grandiose col personaggio. La pressione c’è, e io devo dare il meglio di me per la testata.

D: Sebbene non vogliamo spoilerare la fine della run si Aaron sul numero 304, puoi dirci se la tua run proseguirà alcune delle cose che lui ha iniziato?
CB:
Decisamente. La mia prima arc ha a che fare con alcuni personaggi che Jason ha introdotto durante il suo percorso su Wolverine. Se da una parte introdurrò nuovi elementi lungo la via, sarebbe negligente da parte mia se ignorassi il terreno fertile che Jason si è lasciato dietro. In questa arc ho preso alcuni elementi che lui ha creato e ho iniziato a costruire ed espanderli, e la storia risultante dovrebbe essere molto divertente. È importante dare la mia impronta scrivendo storie di Wolverine che solo io posso scrivere, ma voglio essere certo di onorarlo e costruire sulle meraviglie che ha fatto Jason.

D: Ad affiancarti su questa testata sarà l’artista Paul Pelletier, che ha lavorato con te su Fear Itself: The Fearless. Puoi illustrarci il suo contributo alla visione che vuoi dare?
CB:
Paul è un artista capace di fare scene tranquille interessanti a livello visivo con la stessa facilità con cui può fare scene folli e dense d’azione, favolose, da rimanere a bocca aperta. In Fear Itself: The Fearless, ha dovuto disegnare dai flashback sulla Seconda Guerra Mondiale, a giganteschi squali che esplodono nelle profondità del mare fino a imponenti battaglie apocalittiche. So che può dare vita a qualsiasi cosa io scriva. Non vedo l’ora che i lettori vedano cosa fa con Wolverine.

D: Passando al dietro-le-quinte, puoi dirci come sei approdato su questa testata - la tua prima testata regolare alla Marvel?
CB:
In realtà è il secondo che sia stato annunciato (il primo è Capitan America e Occhio di Falco), ma questo è stato il primo di cui si è parlato fin dai miei primi giorni alla Marvel. Devo molto a un paio di creatori Marvel - Jason Aaron e Shawn Crystal in particolare - che mi hanno supportato e hanno fatto finire alcuni miei progetti nelle mani giuste. L’idea che succedessi a Jason o lavorassi a stretto contatto con lui su un progetto è presto emersa. Quando finalmente siamo approdati all’idea che prendessi Wolverine, non avrei potuto essere più felice. Le storie degli X-Men e Wolverine giocano un ruolo chiave in ciò che sono come scrittore di fumetti.

D: E com’è collaborare con altri creatori Marvel, dato il ruolo di Wolverine in altre testate, da Wolverine & The X-Men a Uncanny X-Force e soprattutto Avengers vs X-Men?
CB:
Lavorare con creatori come Jason o Rick Remender è stato un vero piacere. Una delle cose che mi piacciono è quanto strettamente questi ragazzi lavorino insieme per coordinare ciò che accade nelle loro testate, dando alla storia una bella sensazione di coesione. È qualcosa che voglio decisamente continuare. È però un po’ una lama a doppio taglio. Da una parte ho delle anticipazioni su cosa gli altri creatori stiano pianificando, e davvero adoro l’aspetto del creare in collaborazione queste storie. D’altra parte, però, sono comunque un grande fan di queste testate, ma a volte le storie mi vengono spoilerate prima che arrivino in fumetteria. Nonostante tutto, però, avere la possibilità di giocare un ruolo nel raccontare queste storie è stato un sogno che ho inseguito per anni. Lavoro con persone che ammiro e rispetto. Non potrebbe essere meglio di così.

D: Ultima domanda, so che non puoi spoilerare il tuo primo numero, ma puoi anticiparci qualcosina del volume, come uno stralcio di dialogo?
CB:
Contrariamente a ciò che si pensa, io non ho dimenticato cosa sono. X-Man… Vendicatore… Studente… Insegnante… Eroe… Arma. Bilanciare tutti questi aspetti conflittuali della mia vita non è mai stato una passeggiata. Ma ora… Ora c’è sangue sulle mie mani… sangue che non ricordo di aver versato”.



w304cv




Fonte: Newsarama.Com
Traduzione: ArYUna


Tags:
[X-INTERVIEW]
 
Top
0 replies since 9/3/2012, 15:30   291 views
  Share