Gillen's Goals, Intervista a Kieron Gillen

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view post Posted on 25/2/2012, 22:38

PontifeX MaXimus del Sacro Culto di Chris Claremont & Grant Morrison

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X-INTERVIEW
GILLEN'S GOALS
Intervista a Kieron Gillen




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Fin dalla chiusura del vecchio Uncanny X-Men (Vol. I) e l’inizio del Vol. II alla fine del 2011 post-X-Men: Schism , lo scrittore della serie Kieron Gillen non ha rallentato il passo: l’albo è uscito due volte al mese, ed è sfrecciato tra le trame e i criminali a un ritmo che è all’incirca l’opposto di “decompresso".

Gli X-Men, piuttosto naturalmente, saranno molto coinvolti nella serie evento di questa primavera, Vendicatori vs. X-Men, ma il gruppo bloccato con Ciclope a Utopia ha ancora molto da fare prima — incluso il resto dell’arco "Tabula Rasa" e un alleanza con, chi altri se no, i Vendicatori.
Abbiamo raggiunto Gillen per una discussione approfondita su come Vendicatori vs. X-Men influenzi Uncanny X-Men (Vol. II) (piuttosto pesantemente, si scopre),del lavoro con vari disegnatori sull’albo e dell’ispirazione dietro le trame recenti.

D: Kieron, per cominciare parliamo un po’ di quello che accadrà nell’immediato futuro — Vendicatori vs. X-Men. Anche se non sei uno degli scrittori della serie principale, stai scrivendo l’albo portabandiera della seconda parte dell’equazione Vendicatori vs. X-Men (con indizi già visti in Uncanny X-Men (Vol. II) # 5 dello scorso mese nella scena tra Cap e Ciclope), quindi è facile immaginare che tu sia piuttosto coinvolto. Come caratterizzeresti il ruolo di Uncanny X-Men nella storia complessiva? E quanto direttamente la storia di Uncanny che la precede, e vede apparire dei membri dei Vendicatori, vi conduce?
Kieron Gillen:
Sarò del tutto candido qui: la mia intera gestione è stata concepita allo scopo di portare VvX. Sapevo che stava arrivando, e volevo fare tutto quello che potevo per aumentarne l’importanza; si sente gente dire quanto odia che il loro albo preferito abbia deragliato per un crossover, e volevo evitare questo e VvX è la conclusione logica di gran parte di quello che sto facendo. Chiamo più o meno il processo “Virare verso un crossover." L’ho fatto con molto del mio lavoro per la Marvel, nel senso che se sai che c’è qualcosa di enorme all’orizzonte, è meglio che la tua storia svolti in quella direzione, altrimenti quando fai una storia di collegamento suona falsa. Se stai scrivendo un albo in un universo condiviso, vuoi che questo gli sia d’aiuto piuttosto che di intralcio.
Ho sorriso molto quando la gente mi parlava di quel passaggio in Uncanny X-Men (Vol. II) # 5, soprattutto perché fa sempre piacere quando la gente nota qualcosa, ma almeno in parte perché... be’, ho costruito sottilmente verso VvX fin da quando ho iniziato a scrivere Uncanny (e Generation Hope, per quel che vale). In retrospettiva,se tornate al numero 534.1 e lo rileggete tutto, penso che lo vedrete e penso anche che se la gente leggerà l’intero blocco quando VvX sarà completo, vedranno molto di più. Sono uno scrittore strutturale, e anticipo praticamente tutto e col senno di poi, dialoghi che sembrano innocui, a una seconda lettura si rivelano tutt’altro.
Quindi, sì, non è un caso che l’arco finale sia un’alleanza per sconfiggere una serie di minacce globali: si tratta di vederli assieme un’ultima volta prima che tutto vada male; si tratta anche di delineare le differenze fondamentali tra i due gruppi, e una parte di me tenta sempre di presumere che qualcuno legga solo i miei albi. Cerco anche di presumere che alcune persone abbiano letto sempre e solo i miei albi, e quindi potrebbero non avere idea di chi siano i Vendicatori: in questo caso, se ci sarà presto una guerra tra loro, voglio presentarli nella narrazione prima che accada.
Quanto è importante per Uncanny X-Men? Non potrebbe davvero esserlo di più, sia per la mia gestione sia per l’albo nel suo insieme. Essenzialmente mi vedo come se avessi preso le redini di un telefilm alla quinta stagione, quindi tutto quello che ho costruito, più tutto quello che è stato fatto per anni in precedenza nell’albo, arriva a una conclusione qui.

D: Parlando di coordinamento, l’attuale arco "Tabula Rasa" riprende direttamente dalla saga “Angelo Nero” di Uncanny X-Force. È interessante, perché leggendo quella storia quell’elemento è parso maturare per un seguito, anche se non era immediatamente chiaro quale avrebbe potuto essere. Come si sviluppa qualcosa di simile? È il genere di cosa in cui tutti avete indizi dei piani degli altri e vi collegate a qualcosa che vi piacerebbe esplorare?
Gillen:
È stato l’ X-Summit in cui stavamo finalizzando i piani post-Schism, e io e Jason abbiamo avuto l’epica sessione di schiaccia pollice per decidere chi si prendeva chi. Rick stava illustrando i suoi piani per l’ultima parte della saga (davvero grandiosa) "Angelo Nero", e parlava della creazione della regione: essenzialmente voleva creare una nuova regione in stile Terra Selvaggia. L’idea mi eccitò immediatamente, e abbiamo iniziato a delirare con varie idee per l’effetto di dilatamento del tempo, a seconda di quanto a lungo servisse effettivamente per funzionare. A un certo punto stavamo giocando con l’idea di farlo durare una settimana, in modo che potessero esserci vari cicli giorno/notte e una specie di equilibrio epic-fantasy tra la Gente della Notte e la Gente del Giorno. C’erano molte possibilità diverse, e abbiamo scelto quella che ci piaceva di più. In effetti penso di aver suggerito io il nome, cosa che rende ancora più imbarazzante il fatto che io lo pronunci sempre male.
Essenzialmente, Rick ha modificato delle cose nella sua sceneggiatura per presagire cose che volevo fare nella mia, e viceversa. Vedrete alcuni degli alieni che ho usato debuttare in X-Force se prestate attenzione. Abbiamo dovuto lavorare molto duramente alla sequenza temporale per far rientrare tutto — la gente con gli occhi di falco avrà capito che il mio arco si svolge nel secondo in cui Psylocke scarica un Angelo amnesico nella caverna di X-Force e po scappa essenzialmente per cercare di riordinare tutto. Ed è per questo che è così stanca ovviamente.

D: Per restare in tema Psylocke, la stai usando in un ruolo molto più integrale che in passato. Ovviamente è una scelta naturale data la sua parte nella storia di X-Force, ma cosa ti è piaciuto dell’esplorare ulteriormente il suo personaggio — e le sue interazioni col resto del gruppo?
Gillen:
Usarla ha in effetti avuto un paio di utili ragioni contraddittorie. Perché le persone che leggono X-Force sono nella posizione per sapere che Psylocke sta mentendo, e quindi c’è una specie di ironia drammatica nell’albo. Coloro che non leggono X-Force essenzialmente prendono la posizione degli X-Men che cercando di decifrare il mistero, e il sondaggio di Magneto fornisce una spiegazione particolarmente naturale.
Il fatto che il legame emotivo sia così forte mi ha davvero attratto: essere coinvolti nella distruzione di una città è una cosa enorme, e volevo approfondire quanto realmente influisca su di lei. Dato che la distruzione è così comune nei fumetti di supereroi, possiamo finire per passare sopra al suo reale significato, ma io volevo metterla faccia a faccia con la famiglia delle persone in quella città e portarlo a casa.
Mi piace anche giocare con un personaggio che ha un segreto, e con qualcuno che ha potere su di lei, nella forma di Magneto. È grande dramma. Potere, responsabilità, corruzione, fine che giustifica i mezzi, ecc. Sono tutte cose che bollono sotto la superficie dell’albo.

D: In sei numeri del nuovo Uncanny X-Men ci sono stati tre disegnatori, con i due principali, come era sempre stato nei piani, Carlos Pacheco e Greg Land. Entrambi si complimentano bene a vicenda, ma hanno decisamente diversi punti di forza e carattere nel loro lavoro: quando si scrive un albo come Uncanny X-Men, quando si è in grado di adattare le cose alla specifica “voce” di un disegnatore in ogni arco?
Gillen:
In termini di approccio alla storia, cerco sempre di scrivere puntando sulla forza del disegnatore. Ho lavorato molto con Greg a questo punto, quindi ho una certa esperienza nello scrivere in modo che possa fare le sue figure iper -glamourous. Con Carlos avevo fatto solo un numero — il .1, il mio primo — ma ho potuto prendere quello che ho visto funzionare lì e cercare di elaborarlo.
In termini di scegliere effettivamente il contenuto della storia no, non l’ho fatto. Quando stavo pensando agli albi tra il lancio e VvX, l’effettiva decisione finale sui disegnatori era in divenire. Penso ci fosse effettivamebte Greg per il primo arco e Nick Bradshaw per il secondo. Pensavo più alla struttura che avrebbe portato a VvX. Non avrei potuto realizzare queste storie in un altro ordine e farle comunque funzionare allo stesso modo. Detto questo, gli archi hanno funzionato bene in termini di puntare sulla forza dei disegnatori. Nell’arco di Greg passiamo a vignette individuali dei personaggi, dividendo questa grande squadra in gruppi più piccolo, che è qualcosa che a lui riesce particolarmente bene. Nell’arco di Carlos c’è questo grande gruppo di eroi contro questo grande gruppo di avversari, cosa che è assolutamente uno dei suoi punti di forza. Con il terzo arco alziamo ancora di più il volume, con i Vendicatori e la loro interazione finale prima di VvX.

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D: Andando indietro di un mese o giù di lì, lo speciale con la Phalanx mi è davvero rimasto impresso – visto quanto è stata usata di rado la Phalanx negli ultimo anni, forse sembrava che avessi questa tua interpretazione in mente da tempo (ovviamente avendo ora la possibilità di usarla come scrittore di Uncanny X-Men). Assomiglia alla verità?
Gillen:
In effetti no. L’esatto opposto in realtà. L’editor Nick Lowe mi ha chiamato e mi ha detto qualcosa tipo “Ehi, tu gentiluomo inglese! Quel Brandon Peterson era disponibile per un numero, e ho pensato che sarebbe divertente fare una storia singola in Uncanny X-Men (Vol. II) # 4, e magari con la Phalanx? Brandon fa una meravigliosa Phalanx. Oh — mi serve per domani se vuoi farla.”
Quindi mi sono messo a pensare, e per dieci ore mi ripetevo “No. Non ce l’ho una storia” ... e stavo per scrivergli e dirgli di no, quando l’intera cosa si è scaricata e mi sono reso conto di avere un’altra sceneggiatura da scrivere. Il nucleo era la pura idea di "......... e se E.T. avesse telefonato a casa e non avesse trovato nessuno?" .... e se E.T. si fosse anche mangiato Eliott? Stavo anche pensando un po’ all’albo Iron Man di Ted Hughes. Pretenziosamente (e inaccuratamente) penso a qual numero come al leitmotiv della mia intera gestione: in quella piccola storia di può vedere il quadro di insieme e di sicuro è l’esempio più calzante di come io stia usando i criminali nei miei numeri post-rilancio. Come dire che li sto esplorando come confronto e contrasto con l’attuale situazione della razza mutante e possibile cupo futuro. Questa è la prima volta che lo menziono esplicitamente, ma ogni antagonista primario che incontrano è l’ultimo membro rimasto di un’altra specie. La Phalanx è stata fatta impazzire dalla solitudine. Il Selvaggio e l’Uomo Immortale sono i duplici custodi del passato di un popolo, che combattono per ciò che conta davvero. Sinistro è una nuova specie composta da una sola persone — cosa che allo stesso tempo lo rende anche l’ultimo. E i lettori di S.W.O.R.D. sapranno che UNIT è un molto amichevole artefatto finale di un popolo morto da tempo per il quale il fine giustifica i mezzi, con un calcolo etico che giustifica infiniti genocidi per ottenere i loro scopi. Quando scrivo dei criminali, in realtà li sto usando per esplorare la questione della razza mutante e della sua attuale posizione come specie sull’orlo dell’estinzione, e dove questo possa portare.
Sono anche utili per gli scontri. Cari vecchi scontri. Onestamente, ci sono dei pugni, Non sono solo metafore. Ci sono spesso delle metafore che puoi prendere a punti, e sono le metafore migliori.

D: Molte testate Marvel hanno raddoppiato le uscite frequentemente, e sembra che essenzialmente Uncanny X-Men esca due volte al mese, anche se non ufficialmente. In che modo questo ha influenzato il tuo approccio? (a parte l’ovvio fattore di darti più pagine da scrivere ogni mese). La vedi forse come una chance per dare ad alcune idee più spazio per respirare? Ha in qualche modo cambiato il tuo senso del ritmo?
Gillen:
Heh. Ancora una volte, l’esatto opposto. Dato che sapevo che VvX ci aspettava, sapevo che con la doppia uscita avrei avuto diedi numeri prima del crossover. Il crossover, come dicevo, è una cosa così enorme che fondamentalmente cambierà il genere di storie che è possibile raccontare. Quindi sapevo che avrei usato questo spazio essenzialmente per far esistere la Squadra Estinzione. Ed essenzialmente volevo raccontarci l’equivalente di un anno di storie. Quindi anziché gli archi di quattro numeri che stavo scrivendo prima del rilancio, ho puntato ad archi di tre numeri. Il secondo arco si è esteso a quattro numeri – l’avevo scritto per tre, ma a causa della densità di sottotrame stava meglio in quattro. E l’arco finale l’ho compresso in due numeri usando ogni tecnica a cui sia riuscito a pensare. Il numero 9 è il mio numero “tradizionale” preferito, in effetti. Il 4 è il mio preferito in generale, ma era talmente a parte che non sono sicuro di poterlo contare. L’arco 9-10 riguarda un’evasione dal Peak, e solo nel numero 9 ci sono cinque diverse invasioni aliene che vengono debellate. Iperfumetto!
E poi c’è VvX, in cui esplodono ancora più cose, sia letteralmente che metaforicamente. Divertimento a venire, essenzialmente.



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Fonte: Newsarama.Com
Traduzione: CMT


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