Allred's XStatix Force, Intervista a Mike Allredd

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view post Posted on 25/2/2012, 17:06

PontifeX MaXimus del Sacro Culto di Chris Claremont & Grant Morrison

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X-INTERVIEW
ALLRED'S XSTATICS FORCE
Intervista a Mike Allredd




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Questo dicembre la Marvel ha rilasciato un Omnibus di X-Statix, di Peter Milligan e Mike Allred, che comprende le storie di X-Force e X-Statix in un solo volume di 1,200 pagine.

Lanciata nel 2001 nei primi giorni della Marvel di Bill Jemas e Joe Quesada, la serie cambiò volto e direzione col loro primo numero in X-Force (Vol. I) # 116.
Il numero non solo introduceva il nuovo cast al completo, ma suscitò anche le ire del Comics Code Authority – portando la Marvel a non sottostare con questa serie all’organizzazione, e in effetti la serie stessa chiuse l’anno seguente.

La serie presentava dei mutanti emarginati come delle celebrità, in un’era pre TMZ (che nn so che voglia dire!!!), quando i reality erano solo agli inizi. Dopo 14 numeri, criticati e acclamati, con il titolo di X-Force, la serie venne rilanciata come X-Statix, della durata di più di 26 numeri.
La miniserie di 5 numeri, X-Statix Presents: Dead Girl, venne strutturata come una “coda” della serie madre nel 2006, ma alcune tracce di questa serie unica rimangono ancora oggi alla Marvel: la più nota è il personaggio di Doop che ha attualmente un ruolo nella Jean Grey School fo Higher Learning, in Wolverine & X-Men.

Alcuni autori “originali” hanno lavorato su di un titolo molto molto commerciale” ha ricordato il capo editore della Marvel, Axel Alonso, parlando di X-Force e X-Statix, fumetti da lui supervisionati, "e quando venne pubblicato originariamente fu un titolo estraneo al paradigma degli X-Men!

Abbiamo parlato con Allred per avere alcune riflessioni sulla serie, sulla sua collaborazione con Milligan e sull'Omnibus di X-Statix.

D: Mike, l’omnibus è uscito da un paio di mesi: è bello vedere tutte le storie riunite in un solo gigantesco volume?
MA:
Difficile dirlo con esattezza. Non ha le pagine numerate, ma sembra essere un poco più spesso di Madman: Atomica, che era intorno alle 1000 pagine. In ogni modo è eccitante vedere tutte le storie riunite assieme in questo modo – ed essere capace di infilarlo accanto agli altri omnibus come i Fantastici4 e roba simile!

D: XF/XS è stato il tuo lavoro più lungo. Che posto occupa nella tua carriera? E in che modo la libertà di visione è comparabile alla creazione di una serie vera e propria?
MA:
E' molto speciale ed è stato determinante. Pete Milligan è uno dei migliori scrittori che abbiano mai lavorato sui fumetti. Abbiamo parlato di fare qualcosa d’altro assieme. In uno modo molto strano ce lo sentivamo che stavamo creando una nuova serie. Axel Alonso e Joe Quesada ci hanno incoraggiato ad essere noi stessi e a giocare con la serie. Usai una miscela di progresso e libertà, come in tutto quello che avevo sempre fatto.

D: Questa è una domanda difficile, ma devo farla: guardandoti indietro, oggi, ci sono dei momenti preferiti che ti sono rimasti dentro ancora oggi, cosa vi è rimasto delle serie, a voi ragazzi,?
MA:
Il numero per il mese del silenzio è stato specialmente memorabile. E ho dato un grosso calcio all’incontro dei Vendicatori con cui si è chiusa la serie. Credo però che eliminare il comics code sia la cosa che più mi è rimasta dentro.

D: Uno aspetto notevole di XF\XS era che certamente la serie non si vergognava di usare la violenza, a partire proprio da X-Force # 116. Non sono sicuro del perché, ma mi è sempre suonato strano vedere il tuo stile impiegato in questo modo – perché per qualche ragione non me lo aspettavo proprio! Sei d’accordo che in questa più che in altre serie c’è qualcosa a proposito dei tuoi disegni che è più di impatto disegnando scene così violente?
MA:
Possibile. Supponendo che vengo dalla “scuola del tratto pulito” questo comporta una certa “innocenza” dei disegni, che contrasta molto con la violenza, come una scarica extra quando non te l’aspetti! La violenza è una cosa orribile, e non mi piace l’idea che qualcosa la nasconda mettendola in secondo piano.

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D: Tu e Peter Milligan avete lavorato assieme l’ultima volta ad una Storia di Nation-X, quasi due anni fa: c'è qualche possibilità di vedervi di nuovo assieme?
MA:
Contaci. Mi piacerebbe lavorare con Peter appena mi si presenta l’opportunità. Lo amo! Stiamo cercando di capire quanto continuerà la mia serie IZomie, che amo. Il mio co-autore, Chris Roberson è un altro incredibile autore che mi vizia come vorrei. Credo sarebbe bello fare qualcosa di nuovo con Peter. Ci siamo appena incotrati in Francia e l’energia che ci legava era la stessa di sempre!

D: XF\XS ha fatto il suo tempo, ma credo fermamente ci sia rimasto qualcosa della serie ancora oggi, come l’ossessione della fama e dei media. Quanto pensi che abbia inciso positivamente questa tematica?
MA:
Devo dire che è una serie ormai datata, di un po’ più che qualche anno fa… ma preferisco considerarla fuori dal tempo. Le tematiche trattate sono ancora valide e sembrano diventar sempre più rilevanti. La teoria di Warhol sulla fama è sempre più vera ogni anni che passa.
So che saranno sempre importanti per me come per tutti quelli con cui ho lavorato con i personaggi e team creativi, inclusi tutti i nostri amici che collaborano con noi come Darwyn [Cooke], [Paul] Pope, [Nick] Derington, [Nick] Dragotta, Duncan [Fegredo], [Philip] Bond, [J.] Bone, [Marcos] Marcos, [Nick] Craine… che viaggio!



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Fonte: Newsarama.Com
Traduzione: Spikecf


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