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WEAPON MARC
Intervista a Marc Sumerak
Marc Sumerak spera di poter lasciare la sua impronta su un pezzo della storia della Marvel con la miniserie in tre numeri “Weapon X: First Class,” l’ultima di quella che sta diventando una vera e propria linea di albi First Class.
Illustrata da Mark Robinson e Rob Campanella con copertina di Michael Ryan, “Weapon X: First Class” cerca di gettare ulteriormente luce sul più volte rivisitato esperimento che ha reso Wolverine il migliore in quello che fa.
Perché raccontare nuovamente questa storia adesso? Cosa apprenderanno di nuovo i lettori?
Cerchiamo di ottenere le risposte direttamente dalla fonte con Marc Sumerak
D: “Weapon X: First Class” verrà considerata in continuity?
Marc Sumerak: Come per gli altri albi First Class, “Weapon X: First Class” è stata pensata per inserirsi senza discrepanze nell’Universo Marvel che tutti conosciamo e amiamo. Il mio straordinario editor, Mark Paniccia, non avrebbe potuto dirlo meglio quando mi disse che queste storie “danzano tra le gocce di pioggia della continuity.” Vale a dire che, sebbene numerosi eventi della serie non siano mai apparsi sulle pagine prima, sono progettati per inserirsi tra le storie già determinate senza contraddire niente di ciò che li ha preceduti.
È un impegno notevole assicurarsi che tutti i pezzi combacino correttamente, ma alla fine credo che abbiamo messo insieme una storia che riesce a introdurre la saga di Weapon X a una nuova generazione di lettori, e al tempo stesso ad ampliare la mitologia esistente per coloro che hanno già vissuto la storia in precedenza.
D: C’è un film “X-Men Origins: Wolverine” di prossima uscita. La tua serie ha qualcosa a che fare con questo? Quello che voglio dire è: stai inserendo nelle tue vicende qualche parte della storia che useranno i Fox Studios?
MS: Non penso che sia proprio una coincidenza il fatto che stiamo riesaminando le origini di Wolverine pochi mesi prima del debutto di un film il cui titolo contiene entrambe le parole “Origini” e “Wolverine”. Da un punto di vista editoriale, ha perfettamente senso avere sugli scaffali del materiale correlato in tempo per un’importante uscita cinematografica. Questo però non significa che la storia che narriamo in “Weapon X: First Class” sia basata sul prossimo film. In realtà è piuttosto vero il contrario.
Tutti i personaggi e le situazioni che compaiono in questa serie sono basati esclusivamente sulle loro controparti fumettistiche di lungo corso. Che poi la nostra versione sia o non sia simile a quello che comparirà sugli schermi l’anno prossimo è qualcosa che dovrete vedere con i vostri occhi...
D: C’è qualche possibilità che dopo aver finito la miniserie lavorerai sulla serie regolare?
MS: Al momento abbiamo programmato solo questi tre numeri, e questa storia è stata creata per avere una fine definitiva. Certo, se i fan richiedono che continuiamo a raccontare storie dei giorni oscuri di Wolvie come membro del programma, chissà!
D: Come si inserisce questa storia nella vicenda “Original Sins” che si svolge in “Wolverine: Origins” e in “X-Men: Legacy” proprio adesso? Perché in quelle serie abbiamo appreso che il Professor X ha operato un certo grado di cancellazione della memoria su Wolverine. Questo non starebbe a significare che una parte delle mura nella mente di Logan sia stata costruita dal Professore?
MS: Hai assolutamente ragione. C’è una forte probabilità che parte dei meccanismi di difesa e blocchi psichici nella mente Logan siano effettivamente stati messi lì dallo stesso Xavier. Ma non dimenticare che molti di quei blocchi esistevano molto prima che il Professore e Logan si incontrassero. Quelli erano stati eretti da Weapon X, dal Dipartimento H e perfino da Logan stesso. Fortunatamente per Xavier, Wolverine non è troppo interessato a come i blocchi siano stati creati – gli interessano di più i ricordi che si trovano dietro quelle mura.
Il fatto che Xavier interpreti il ruolo della “guida turistica ” in questa serie, gli dà una chance migliore di allontanare Logan da qualunque informazione che lui non vorrebbe fargli scoprire – come alcuni dei segreti che stanno venendo esplorati in “Original Sins.” E permette anche a Xavier si assicurarsi che le barriere mentali che Wolverine sfonderà nel corso del suo viaggio non metteranno potenzialmente in serio pericolo nessuno dei due. Ovviamente, è più facile a dirsi che a farsi. Xavier sa fin troppo bene che la mente di Wolvie è un metaforico campo minato... e ci saranno decisamente un po’ di esplosioni impreviste prima che tutto sia fatto e finito!
D: per quanto riguarda la storia di supporto di Sabretooth – perché il professore non ha “guarito” la sua mente come ha fatto con Wolverine? O almeno eliminato alcune delle tendenze più violente di Creed?
MS: Tristemente, alcune teste sono semplicemente troppo rovinate per poter essere curate. Quelle sono le teste che solitamente finiscono col cadere. (Povero, povero Sabretooth...). Anche se sono sicuro che Xavier avrebbe potuto alla fine trasformare Sabretooth in un altro leale soldato (con parecchio duro lavoro e inganno telepatico), non significa che fosse qualcosa che aveva il tempo di fare. Questa particolare storia di supporto è ambientata durante il periodo in cui il Professor Xavier stava raccogliendo studenti per i suoi “completamente nuovi e completamente diversi ” X-Men.
In quel momento, la sua priorità era riunire rapidamente una forte squadra di mutanti che potessero lavorare assieme per salvare il suo gruppo originale da una minaccia immediata.
Il primo tentativo di Xavier per creare una nuova squadra non aveva funzionato molto bene (come si è visto in “X-Men: Genesi Letale”), e non voleva correre il rischio di fare altri errori. Si è reso presto conto che far salire a bordo Creed sarebbe stato un potenziale disastro, perciò è passato al candidato successivo. A giudicare dai danni che Sabretooth ha causato negli anni a seguire, però, la scelta di Xavier di non fare nulla per Creed in quel momento potrebbe in effetti essere stata lo sbaglio peggiore...
D: Inoltre, perché Xavier dovrebbe permettere a un assassino di restare a piede libero?
MS: Secondo me, Charles Xavier è sempre stato un uomo che ha creduto nella possibilità del cambiamento e della redenzione. È una componente fondamentale del sogno attorno a cui sono stati costruiti gli X-Men. Perciò quando ha deciso il suo primo incontro con Sabretooth, è stato per offrire a Creed una possibilità onesta di una vita migliore, non per punirlo dei suoi peccati.
Quando Creed ha rifiutato l’offerta, Xavier ha scelto di non perdere altro tempo con lui. Una decisione affrettata? Forse. Ma erano anche tempi disperati che richiedevano un’azione rapida. Come con tutti i “mutanti malvagi,” Xavier non intendeva perdere la speranza che Sabretooth un giorno potesse vedere la luce e combattere al fianco degli X-Men. E, ehi... è perfino successo qualche volta nel corso degli anni!
D: Anche i prossimi numeri avranno delle storie di supporto?
MS: Sissignore! Il numero 2 presenterà una storia con protagonista Deadpool. È un viaggio distorto negli stabilimenti di Weapon X visti attraverso gli occhi del più amato mercenario della Marvel! La storia di supporto nel numero 3 è incentrata su un giovane Gambit che riceve la più grande missione della sua vita – un colpo in una struttura governativa top secret nel profondo delle foreste canadesi. (Hmm, mi chiedo che cosa possano mai fare da quelle parti...)
    
D: Perché è stata presa la decisione di rinarrare nuovamente Weapon X? Sembra che abbiamo sentito questa storia già diverse volte. Cosa c’è di diverso questa volta (a parte la tua eccellente scrittura)?
MS: La saga di Weapon X originale è una delle più classiche storie della Marvel, Kroller, ma è anche una delle più sanguinose!
Con un’intera nuova generazione di lettori ansiosi di sapere di più del passato del loro mutante preferito, volevamo essere in grado di narrare nuovamente questa parte delle origini di Wolvie in un modo che i lettori di qualunque età potessero facilmente apprezzare senza alcuna preoccupazione relativa ai contenuti.
Perciò ci saranno un po’ meno squartamenti in queste pagine, ma non preoccupatevi! Non è neppure tutto orsacchiotti e arcobaleni. Abbiamo voluto essere il più fedeli possibile al tono della storia originale. Non volevamo ridurre l’impatto emotivo della saga di Weapon X saga in alcun modo; volevamo solamente usare un po’ meno il pennarello rosso!
A parte questo, rivisitare la storia ci ha anche dato la possibilità di esplorare alcuni eventi che si sono svolti dietro le quinte. Non solo abbiamo potuto esplorare alcuni momenti di Logan dei suoi giorni in Weapon X mai visti in precedenza, ma abbiamo anche potuto fare maggiore introspezione delle persone che gestivano il programma: Thorton, Cornelius e Hines. È stato molto divertente prendere la storia e i personaggi originali e costruire su di essi per espandere l’esperienza nel suo insieme.
D: Perché è stato deciso di narrare tutto questo fuori da “Wolverine: First Class?”
MS: Per due ragioni, in effetti. La prima è che questa serie è stata costruita come una storia completa e a sé stante che esamina una parte molto specifica, e di cruciale importanza, della vita di Wolvie. È più che una semplice avventura mai narrata del suo passato – è un’esplorazione degli eventi che hanno reso Logan ciò che è oggi. Perciò anche se parti della storia si inseriscono nel periodo narrato generale di “Wolverine: First Class,” questa serie è anche un complemento della saga ‘Weapon X’ originale – un collegamento che sembra metterla da parte come progetto unico fin dall’inizio.
L’altra ragione è semplicemente un problema di tono. mentre “Wolverine: First Class” è di solito un’incursione leggera nel passato di Logan, tutti sapevamo che “Weapon X: First Class” sarebbe stata un po’ più oscura e pesante data la natura dell’argomento che stavamo esplorando. Come arco narrativo regolare in “Wolverine: First Class,” questa avventura sarebbe sembrata una variazione piuttosto brusca, ma come serie a sé stante può avere la propria voce.
D: Dato che questa è una testata Marvel Adventures, hai sentito la necessità di trattenerti molto, considerando quello che accade a Wolverine come Weapon X?
MS: Penso che sia importante notare che, sebbene “Weapon X: First Class” sia un albo “per tutte le età”, questa definizione non lo rende automaticamente parte della linea Marvel Adventures. Gli albi First Class si svolgono nell’Universo Marvel principale e si basano sulla ricca storia degli X-Men che è stata definita negli anni.
Gli albi Marvel Adventures sono ambientati nel loro angolo indipendente del multiverso Marvel, cosa che permette loro di essere completamente liberi dai legami della continuity. Questo rende le due linee del tutto differenti. Ma il tratto comune che condividono è il fatto che sono nate per essere adatte a lettori di qualunque fascia di età... il che ci porta alla tua domanda...
Non è tanto una questione di “censurare” la storia originale quanto di trovare modi diversi di esplorare il materiale esistente. L’ultima cosa che volevamo fare avviando il progetto era prendere la saga “Weapon X” originale ed eliminare tutte le parti succose. Ma quando la riduci all’osso, la storia originale non è davvero solo sangue e violenza – riguarda il trauma fisico ed emotivo che Logan è stato costretto a sopportare allo stabilimento, e come queste esperienze lo abbiamo cambiato come uomo. Con questo tema in mente, il processo di scrittura è stato più incentrato sulla ricerca dello specifico evento che rafforzava l’idea centrale e sul mostrarlo in un modo che non fosse troppo grafico. Con queste solide fondamenta, non è stato minimamente difficile come potresti credere.
D: Questa miniserie si svolgerà interamente nella mente di Wolverine (per così dire)?
MS: Anche se il grosso della serie sarà ambientato nel cranio di Wolvie, con lui e Xavier che navigano nelle acque torbide del suo passato, una parte della storia avviene anche nel “mondo reale”. Questi momenti esploreranno il modo in cui i riscoperti ricordi di Logan influenzano la sua vita come X-Man, e come potrebbero mettere i suoi compagni di squadra in serio pericolo.
D: Che periodi di tempo copre questa storia? Abbiamo visto flash di immagini della storia “Origins” e del lavoro di Logan con Capitan America – ne vedremo altre?
MS: Come suggerisce il titolo, Btacker, il periodo principale della vita di Logan che stiamo rivisitando in questa serie è quello che ha passato nello stabilimento di Weapon X. Prima però che Wolverine e Xavier iniziassero a scoprire quegli specifici ricordi, abbiamo voluto mostrare alcuni istanti di altri importanti momento dell’impressionante storia di Wolverine. È stato un flash per dare ai lettori un veloce sguardo delle avventure di Logan assieme a Capitan America, Ben Grimm, Alpha Flight, le squadre X e altri! Anche se questi specifici ricordi non rivestiranno un ruolo principale nel resto della vicenda, si spera che ispirino i lettori a indagare ulteriormente e scoprire di più della vita piena di azione del nostro personaggio di punta!
D: Deadpool appare nel prossimo numero. Si tratta di un Deadpool precedente o successivo a Weapon X?
MS: In effetti un po’ di entrambi, con una sana dose di “Deadpool durante Weapon X” aggiunta per buona misura! Con Wade Wilson al timone della nave, non sai mai cosa può succedere!
D: Deadpool avrà una faccia “carina” in questa serie?
MS: Dipende da cosa consideri “carino.” Ma se pensi che un piatto di carne macinata cruda sia il massimo del sexy, allora avrai pane per i tuoi denti!
D: Quali altre figure del passato di Wolverine possiamo aspettarci di vedere?
MS: Da qui in poi, è una festa a tema Weapon X! Aspettatevi che i membri dello staff di Weapon X staff – i sinistri scienziati che hanno trasformato Logan in uno strumento vivente di distruzione – vengano sotto i riflettori. E aspettatevi anche qualche breve cameo da parte di numerosi alunni di Weapon X, inclusi Maverick, Kane e... Mastadon?!? Il divertimento è solo iniziato!
Fonte: C.B.R.
Traduzione di: CMT
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